Madre e figlio lottano per la vita 

Disperate le condizioni della donna incinta soffocata da un boccone di cibo



TRENTO. Sono stazionare ed ancore gravissime le condizioni di una neo mamma e del suo piccino, ricoverati da sabato in rianimazione a Trento.

La donna, 28 anni dell’ est Europa, residente a Trento, aveva smesso di respirare, dopo aver ingerito un boccone di cibo che le è andato di traverso. Sabato la donna portava in grembo il suo piccino. Era alla 28esima settimana. Accanto a lei il marito, che ha chiamato i soccorsi, dopo aver visto quello che stava accadendo. Un boccone di cibo stava impedendo alla moglie di respirare.

I minuti dei drammatici soccorsi a casa della coppia hanno visto i sanitari impegnati in un disperato tentativo di far tornare la donna a respirare. Le manovre di ventilazione operate dal medico, il trasferimento in ospedale. Sia sul posto che in reparto, i sanitari hanno lottato contro il tempo, facendo di tutto per salvare la vita della mamma e del piccolo che lei portava ancora in grembo. Con l’intervento dei medici di neonatologia, il bambino è stato fatto nascere. Necessario un taglio cesareo. Come la sua mamma, anche il bambino soffriva gravemente della mancanza di ossigeno. Entrambi, la mamma e il neonato, lottano per la vita. Lei in rianimazione, il piccolo nel reparto di rianimazione neonatale. Le loro condizioni sono disperate. I medici lottano con loro. Non si dovrà solo sperare che madre e figlio riescano a salvarsi. Il bimbo, 28 settimane appena, è un prematuro che ha sofferto della mancanza di ossigeno. Quando sarà fuori pericolo si dovrà capire se questa prolungata sofferenza abbia procurato o meno dei danni che potrebbero, nella peggiore delle ipotesi, essere di una pesantissima gravità.















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