Ledro, minaccia di darsi fuoco davanti al municipio

Un giovane marocchino voleva una casa di edilizia pubblica: è stato arrestato dai carabinieri



LEDRO. Ha tentato di darsi fuoco perché voleva ad ogni costo una casa di edilizia pubblica, vista l’imminente separazione dalla moglie. È’ accaduto a Ledro, nell’ufficio del sindaco. Il giovane, S.N., 29 anni, originario del Marocco, è stato arrestato dai carabinieri per tentato incendio aggravato, minaccia a pubblico ufficiale e interruzione di un pubblico servizio.

L’uomo, dapprima, era andato a spiegare al primo cittadino la sua situazione: presto avrebbe dovuto andarsene dalla casa coniugale, dove abita con la giovane moglie italiana di poco più giovane di lui, e aveva urgente bisogno di una casa. Sembrava agitato - ha riferito il sindaco - tanto che se ne era andato dopo pochi minuti. Meno di un’ora dopo, però, il giovane è tornato nell’ufficio del primo cittadino con una tanica di benzina da 5 litri e un accendino e si è gettato addosso il liquido infiammabile, minacciando di dar fuoco a se stesso e a tutto quanto gli stava intorno. Un dipendente del Comune ha chiamato il 112 e i carabinieri di Ledro l’hanno infine convinto a desistere.













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