Le Suore di Maria Bambina salutano dopo quasi 100 anni
Mattarello. Michele Ravagni abbandona la politica. Era il coordinatore cittadino de La Civica per Trento che appoggiava la candidatura a sindaco di Alessandro Baracetti e si sarebbe candidato a...
Mattarello. Michele Ravagni abbandona la politica. Era il coordinatore cittadino de La Civica per Trento che appoggiava la candidatura a sindaco di Alessandro Baracetti e si sarebbe candidato a consigliere pure lui, ma visto come sono andate le cose ha preferito gettare la spugna. Ravagni, esponente della Civica Torre Franca è stato al vertice della Circoscrizione di Mattarello negli ultimi 5 anni. La sua nomina è avvenuta per il ritiro immediato del plurivotato Bruno Pintarelli (già presidente dal 2006); Ravagni, ultimo dei non eletti della propria lista, è stato ben accolto dal Pd che ha contribuito ad eleggerlo presidente. E’ stata una consiliatura piuttosto movimentata quella di Mattarello con diversi cambi di consiglieri. Nel febbraio del 2016 Oreste Tamanini (Civica Torre Franca) ha sostituito Riccardo Tamanini; tre le sostituzioni anche nel Pd con Maria Costanzo subentrata nel 2017 ad Alex Tomasi, Barbara Calliari che nel 2018 ha sostituito Lorena Bridi e Filomena Chilà che nel 2020 ha avvicendato Daniele Postal (il vicepresidente). Inoltre la Lega Nord dopo tre anni di non presenza in consiglio ha sostituito all’inizio di quest’anno Maurizio Agostini con Ivo Ioriatti e Riccardo Pro (M5S) si è dimesso ancora a novembre 2016 e non è stato più sostituito. Lo stesso presidente Ravagni aveva dato le dimissione a settembre del 2017, rieletto un mese dopo con il voto unanime del consiglio.
Ravagni come giudica la sua esperienza di presidente?
Sicuramente positiva, soprattutto sotto il profilo umano, nei rapporti con la cittadinanza, con i consiglieri, con le associazioni. Qualche malumore dovuto in particolare alla poca considerazione del lavoro dei consigli circoscrizionali da parte della Giunta e del Consiglio comunale. Basti pensare al fatto che ci hanno fatti lavorare per anni senza un minimo di indennità...In Circoscrizione c'è un gran lavoro di proposte, di documenti, anche parecchio interessanti, che in molti casi, a mio parere, non vengono nemmeno letti.
Quali difficoltà ha incontrato maggiormente?
Le difficoltà maggiori sono dovute allo scoramento e alle molte delusioni derivanti dal sentirsi impotente di fronte ad una burocrazia imperante, ingessata da leggi e regolamenti che i funzionari cercano di applicare alla lettera, sostanzialmente ostacolando qualsiasi iniziativa. Fossi al loro posto forse farei anch'io così, ma certe obiezioni osservate dal punto di vista di un'associazione o di un organizzatore di una manifestazione, risultano ridicole. Parlando di lavori pubblici, abbiamo notato che per non realizzare un'opera il sistema migliore è farla costare tanto...Spesso le nostre proposte non sono state accettate perché i preventivi di spesa erano altissimi. Sicuramente si sarebbe potuto mediare, rinunciando a qualche finitura di pregio per concentrarsi sulla sostanza. Come quando una famiglia ha bisogno di un'auto nuova, sarebbe bello comprare il top di gamma, ma se le finanze sono quello che sono e la necessità esiste ci si accontenta del modello base...
Dalla sua schiettezza sempre dimostrata, che voto dà al decentramento a 40 anni dal coinvolgimento della popolazione?
Questa è stata, senza dubbio, la consiliatura in cui il decentramento si è sentito meno. E parlo soprattutto del livello politico, che a mio parere doveva in particolare con l'assessore competente (ndr Chiara Maule) frequentare molto di più i Consigli circoscrizionali e i territori, facendo da collante tra le nostre istanze e la Giunta e da catalizzatore tra gli organi di governo a tutto i livelli, tra Circoscrizioni diverse e tra Circoscrizioni e Comune. Speriamo che il prossimo sindaco si accorga di questa necessità per far sentire i nostri territori delle comunità e non delle periferie. Era uno degli argomenti che avevo condiviso anche con l'ex candidato Baracetti e ci eravamo trovati subito sulla stessa lunghezza d'onda... Peccato. G.M.