Le nuove case Itea dove l’età media è inferiore ai 18 anni
Consegnate ieri le prime chiavi delle abitazioni con i pannelli solari per la produzione di acqua calda
TRENTO. Un nuovo complesso residenziale Itea è nato nel quartiere di Campotrentino, a ridosso di via Maccani. 38 appartamenti e 3 negozi sono, infatti, stati inaugurati ieri, dopo tre anni di lavori che hanno portato la zona a superare i 1.000 abitanti. «Molti non lo sanno - ha detto, durante la cerimonia, il presidente della circoscrizione Centro storico Piedicastello, Melchiore Redolfi - ma il quartiere ha oggi un’alta densità di popolazione e ha la peculiarità di essere il più giovane, per età dei residenti, di tutta la circoscrizione». E lo stesso nuovo nucleo abitativo ha oltre la metà dei futuri inquilini con un’età media inferiore a 18 anni. «Con queste case daremo risposta a 144 persone - ha commentato il vicesindaco Paolo Biasioli, presente all’inaugurazione assieme all’assessore all’istruzione Paolo Castelli - e tra questi ben 57 sono bambini con meno di 13 anni. Quello che si spera accada è che tutti riescano a integrarsi bene e che sviluppino quel senso di comunità necessario per vivere bene il proprio quartiere». A Campotrentino è già presente, da quasi un anno, l’Associazione provinciale per i minori Onlus (Appm) che, di concerto con enti territoriali e Polo sociale, sta lavorando al progetto «Tutti in campo» che si occupa di creare un senso di appartenenza nella comunità, ai residenti della zona. «Qui molti negozi sono nascosti nei capannoni industriali - hanno spiegato gli operatori della Onlus Sara Nichelatti e Andrea Trasatti - i servizi scarseggiano e c’è un’alta percentuale di abitanti stranieri. Serve, quindi, un lavoro di coordinamento per aiutare i cittadini ad integrarsi e a sviluppare una visione di comunità. Noi serviamo a questo, assistendoli nelle attività e promuovendo tavoli di lavoro con amministratori e realtà locali». La presidente Itea, Aida Ruffini, durante la consegna delle chiavi dei nuovi appartamenti alle prime 24 famiglie, ha sottolineato che gli edifici sono tutti di classe energetica B e dotati di pannelli solari per l’acqua calda. «I consumi saranno molto ridotti - ha aggiunto la presidente Itea - e viaggeranno tra i 40 e i 45 Kwh all’anno. Sono, però, privi di cantine e garage sotterranei perché il terreno della zona non permetteva scavi in profondità. I lavori hanno subito, poi, un altro intoppo: la ditta che aveva vinto l’appalto e aveva aperto i cantieri è stata messa in liquidazione e siamo stati costretti a cambiare impresa». «Con questi appartamenti abbiamo dato risposta a molte famiglie in difficoltà - ha concluso l’assessore provinciale alla salute e alle politiche sociali, Ugo Rossi - però non possiamo non ricordar loro che sono case pagate da tutti i contribuenti e che quindi hanno una responsabilità doppia: quella di integrarsi il più possibile, vivere la socialità nel pieno delle loro possibilità e collaborare fino in fondo al miglioramento del sistema. Come? Acquistando prodotti trentini. Il nostro sistema fiscale ci permette di tenere il 90% dei tributi locali. Affidiamoci tutti il più possibile ad aziende, imprese, lavoratori trentini e tutti ne guadagneremo».
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