«Lago di S.Cristoforo? Mai sentito dire»

Il sindaco Schmidt: «È sempre stato di Caldonazzo». Il sindaco Martinelli: «Allora perché non chiamarlo di Calceranica?»


di Roberto Gerola


VALSUGANA. Se la proposta di tornare alla storica denominazione “Lago di San Cristoforo” ha entusiasmato chi risiede sulla sponda perginese fino all’Oltrefersina, ovviamente, non altrettanto si è potuto registrare sulla sponda opposta, e in particolare in quei due quinti di lago divisi tra Tenna, Caldonazzo, Calceranica e Bosentino.

Ieri a Pergine, la petizione proposta da Mario Lazzeri per riconoscere a San Cristoforo quanto gli spetterebbe in materia di toponomastica, ha fatto discutere. A senso unico, naturalmente, e quindi, l’adesione “a parole” all’iniziativa è stata pressoché totale. Gli aspetti storici con le varie testimonianze risalenti al 1300, ma anche turistici in tempi molto addietro hanno praticamente fatto scattare la molla: il lago è più “di San Cristoforo” che “di Caldonazzo” e l’opera è completata appunto dai 3/5 sul territorio del Comune di Pergine che sulle sponde del lago a versanti di Castagné, di Ischia, di canale e anche il centro balneare di San Cristoforo, seppur in qualche verso maltrattato, secondo molti residenti.

Sull’altra sponda, le idee e le considerazioni sono differenti. Da Calceranica si è raccolta una provocazione. Da Caldonazzo invece le considerazioni raccolte sono improntate al «Cosa ne parliamo a fare».

Sergio Martinelli, sindaco di Calceranica ha lanciato la provocazione. «Perché non chiamarlo lago di Calceranica? La mia - dice - è una chiara provocazione. Mi sembra piuttosto che l’idea di cambiare nome al lago, sia una barzelletta. Anche noi abbiamo il turismo».

Da Caldonazzo, per il sindaco Giorgio Schmidt, il problema non si pone. Anzi nelle considerazione espresse è piuttosto lapidario: «Cosa ne penso? In questo momento abbiamo altri argomenti che ci preoccupano». E buttando la cosa sull’aspetto storico-turistico aggiunge: «Non ho mai sentito - dice - che ci siano riferimenti al lago come di “San Cristoforo”, a quanto ne so se ne parlava anche in tempi passati come “di Caldonazzo”. Comunque, i problemi sono ben altri».

Intanto, Mario Lazzeri, non demorde: «I risvolti storici ci sono e anche quelli turistici: il lago è di San Cristoforo». E allora la petizione rimane ed è a disposizione di quanti sono dell’idea che al lago per 3/5 nel territorio comunale di Pergine, sia riconosciuto il toponimo “di San Cristoforo” come riportano anche vecchie mappe dell’Imperial Regio Governo.

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