TRENTO. Giovedì 13 dicembre a mezzogiorno, con due giorni di anticipo sulla data prevista, è stato tagliato il nastro che inaugura la “nuova” via San Martino, quel tratto che da piazza Sanzio arriva fino a via Torre d'Augusto. Una spesa complessiva di 160 mila euro e il lavoro della ditta Stonedil hanno permesso di trasformare la via, prima veicolare, in uno slargo riservato unicamente a pedoni e bicilette. «Un intervento importante - l'ha definito l'assessore Italo Gilmozzi - che valorizza il quartiere, crea una zona sicura a servizio dei bambini della scuola elementare Sanzio, ma soprattutto connette San Martino al centro storico, desiderio espresso fortemente dai residenti, che l'amministrazione ha avuto a cuore di realizzare».

Presenti all'inaugurazione, anche due classi quinte delle scuole Sanzio, alle quali Gilmozzi ha espresso la sua gratitudine: «Il progetto si può dire sia nato proprio dai cittadini, e le scuole Sanzio sono state un attore fondamentale: il rapporto tra scuola e amministrazione è imprescindibile. Con le scuole elementari abbiamo condiviso numeri, progetti ed interventi, come la pista ciclopedonale che collega alle scuole il parco della Predara. Anche per quanto riguarda quest'opera di rinnovamento i dirigenti, gli insegnati e tutto il personale della scuola hanno condiviso passo dopo passo lo sviluppo del progetto assieme alle istituzioni. L'esigenza di riorganizzare la via in maniera diversa era emersa nel corso di un'assemblea pubblica, abbiamo colto volentieri la proposta e oggi invitiamo tutte le persone a vivere il nuovo spazio urbano». Cittadini soddisfatti, come conferma la consigliera della circoscrizione Centro storico, Martina Margoni: «Siamo felici di veder realizzato un desiderio dei residenti, felici che le persone siano state coinvolte nel progetto, e auspichiamo la prosecuzione della riqualificazione del quartiere a breve».

I lavori di rinnovamento di via San Martino avevano preso il via cinque anni fa, apportando una serie di migliorie non solamente estetitiche, ma anche dal punto di vista della vivibilità del quartiere, che era andato via “allontanandosi” da quella dimensione di centro cittadino della quale fa parte. La direzione dei lavori è stata curata dal servizio opere di urbanizzazione ed ha permesso, oltre all'eliminazione dei precedenti marciapiedi, e alla realizzazione di una nuova pavimentazione in cubetti di porfido, anche la sostituzione del precedente collettore delle acque bianche con una nuova tubazione.