Trento

L’aperitivo? Adesso si fa in sagrestia

L’iniziativa della Pastorale Universitaria:  l’ultima domenica del mese in Duomo, dopo la messa delle 19


di Daniele Peretti


TRENTO. Da domenica la ricerca di un aperitivo alternativo o originale è una gara persa in partenza e non solo a Trento. L'aperitivo in sagrestia servito domenica sera in Duomo, dopo la messa delle 19 riservata agli studenti universitari, è un evento unico che azzera tutte le possibili alternative. L'idea è venuta alla Pastorale Universitaria per creare un momento di aggregazione tra gli studenti. Ma non solo, si vuole far conoscere i ragazzi tra loro e creare un'opportunità anche per chi può avere dei dubbi a partecipare alla messa.

«L'obiettivo è creare un momento di contatto tra gli studenti che vada oltre gli appuntamenti tradizionali», spiega don Mauro, responsabile della Pastorale Universitaria che con don Rolando ha dato il via al progetto. «Alle 19 celebriamo la messa aperta a tutti, ma con una dedica specifica agli studenti universitari e poi ci trasferiamo in sagrestia dove l'ingresso è libero». Cosi domenica sera don Mauro (34 anni) e don Rolando (37), entrambi originari della Val di Non, dopo aver celebrato la messa, si sono cambiati e hanno iniziato a fare gli onori di casa in una sagrestia inaspettatamente animata da un centinaio di studenti.

In tavola tartine e stuzzichini, tutto autoprodotto. E persino un barman e il cocktail di febbraio: New Moskow Mule. Tra un bicchiere e una tartina si sono creati i gruppi, i ragazzi hanno iniziato a parlare. Se non fosse stato per l'austero arredamento, il crocefisso e le immagini sacre poteva sembrare un qualsiasi bar della città. Don Mauro, non teme di poter essere accusato di sacrilegio? «Potrà non piacere, però se vogliamo avvicinare i giovani, rivitalizzare la Pastorale Universitaria e dare il via ad un processo di evangelizzazione di base, bisogna cambiare. Il modo d'agire in essere, ha dimostrato di non essere efficace. Abbiamo avviato un progetto di sostegno agli ammalati al San Camillo, un altro in carcere e adesso questo aperitivo che sarà appuntamento fisso l'ultima domenica di ogni mese».

L'unica cosa che manca è la musica. «Manca apposta perché questo momento deve essere di conoscenza. Chi viene può invitare uno o più amici, i ragazzi parlano tra loro e non lo potrebbero fare allo stesso modo se ci fosse la musica». E gli studenti cosa ne pensano? Francesco: «Sono sorpreso dal numero dei presenti, non me lo sarei aspettato. La sagrestia? Perfetta, perché non sarebbe stata la stessa cosa se si fosse organizzato all'oratorio o a casa del parroco. Abbiamo assistito alla messa, pochi passi e ci siamo ritrovati insieme a ridere e scherzare». Thuj e Luu sono due studenti vietnamiti: «Bello anche perché la domenica molti dei posti che frequentiamo in settimana sono chiusi e qui possiamo parlare e magari trovare anche la compagnia per una pizza». Un successo inatteso al quale non manca un sogno, quello di Don Mauro: «Chissà che frequentando un ambiente dinamico, ma anche alternativo, a qualcuno non venga voglia di servire Dio».

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