L’angolo dei sapori sfida la crisi e apre a Pieve Tesino

Pietro Coldebella, figlio e nipote di ambulanti, mette radici con un negozio di vicinato voluto anche dal Comune


di Silvia Fattore


PIEVE TESINO. Erano anni che qualcuno non scommetteva su Pieve Tesino. Ma questo non ha scoraggiato Pietro Coldebella che ha aperto un'attività commerciale - L’angolo dei sa pori - in paese. La scelta è quantomeno singolare perché se qualcuno ha investito in Tesino, lo ha fatto fino a ora a Castello, il più grande dei tre Comuni. Pieve, invece, da tempo non vedeva nuove saracinesche aperte, anche se non è poi tanto meno popoloso di Castello.

«Ho voluto aprire qui perché mi sembrava più adatto per il tipo di attività commerciale che avevo in mente. Volevo vendere frutta, verdura e fiori e a Castello la concorrenza sarebbe stata troppo forte. A Pieve, al contrario, mancava un negozio come il nostro, specie dopo che a gennaio ha chiuso l'ultimo fioraio», racconta lo stesso Pietro Coldebella, che poi prosegue: «Inoltre sono stati proprio i paesani a chiedermi di fare questo passo. Cogliendo l'occasione che il proprietario della casa in cui sono in affitto aveva disponibile anche questo locale ho deciso di lanciarmi in una nuova esperienza».

La ricetta è sempre la stessa: un'attività a conduzione familiare che punti sui servizi e sul rapporto personale coi clienti. «Il negozio, che a breve sarà fornito anche di latticini, lo gestisco con la mia compagna Francesca Zampieri e mio figlio Renzo. Guardiamo al rapporto con le persone e cerchiamo di venire incontro a tutte le esigenze, come nel servizio a domicilio, molto importante in una zona tendenzialmente abitata da anziani come la nostra. Abbiamo deciso di fare una politica che punti sui prezzi perché non ci sembra giusto approfittare del fatto che siamo un negozio di vicinato».

Nonostante la mossa che potrebbe sembrare azzardata, Pietro è molto soddisfatto della propria decisione. «Ho sempre avuto la passione del commercio. Fin da piccolo seguivo mio padre che faceva l'ambulante e che a sua volta aveva imparato da mio nonno. Inoltre, impieghi come dipendente in questo periodo in giro non ce ne sono. Al momento sono contento di come sta andando l'attività. Abbiamo già i nostri clienti e quando cominceremo a vendere anche latticini incrementeremo il servizio alla comunità».

Investire in Tesino, e più nello specifico a Pieve, non sembra quindi impossibile: «Naturalmente si deve lavorare molto e guadagnare la fiducia dei clienti, ma poi le soddisfazioni arrivano. Voglio ringraziare il proprietario del locale, dove ho aperto il negozio, e i paesani che hanno creduto in noi. Un ringraziamento sincero va anche al sindaco Livio Gecele che ha appoggiato la nostra scelta fin dall'inizio».













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