L’Alta Valsugana è virtuosa: i rifiuti calano del 2,57%
La valle ha prodotto meno immondizia rispetto al passato In crescita invece la raccolta differenziata salita al 78,26%
PERGINE. Nei 18 comuni della Comunità Alta Valsugana-Bersntol nei primi 8 mesi del 2012 è calato del 2,57% il totale dei rifiuti prodotti e aumentata dello 0,65% la percentuale della differenziata, che raggiunge il 78,26%.
Difficile incrementare ancora di più la percentuale di differenziato, vista anche «l'implementazione della raccolta multimateriale del rifiuto – spiega Michele Casotti, responsabile commerciale e rifiuti di Amnu – ha fatto sì che si recuperassero percentuali di differenziata sia sul tetrapak che sugli imballaggi leggeri».
Cassonetto giallo per carta e cartone, verde solo per il vetro, marrone per l'organico, azzurro per tetrapak-lattine-imballaggi in plastica (tutti imballaggi leggeri). Uno standard in Valsugana, in Rotaliana - Paganella - Cembra-Valle dell'Adige (gestita da Asia) e nelle aree urbane di Trento e Rovereto (Dolomiti Energia) che la Provincia vorrebbe portare anche nelle altre zone di raccolta trentine.
E la qualità della raccolta? «Al momento c'è una buona raccolta differenziata, ci arrivano delle buone analisi merceologiche – risponde Casotti – con delle basse impurità». Per ora le impurità nel multimateriale leggero raccolto sono attorno al 20%, percentuale bassa in confronto al passato in Alta Valsugana e in confronto con altri territori trentini.
Cala il rifiuto indifferenziato, ma aumenta quanto viene differenziato come multimateriale, soprattutto perché «sono calati gli imballaggi in cartone e aumentati quelli in plastica». La diminuzione dei rifiuti in termini assoluti «è legata al calo di imballaggi dai settori legati ai consumi alimentari». Meno rifiuti a valle quindi ma anche minore richiesta di imballaggi da parte dei supermercati. Sul piano della comunicazione Amnu intende proporre delle serate a tema da farsi sul territorio, in linea con una maggiore necessità di informazione e trasmissione di consapevolezza ai cittadini. Inoltre viene aggiornato con maggiore frequenza il sito www.amnu.net sul quale sono pubblicate informazioni sul servizio svolto, notizie e curiosità del mondo dei rifiuti.
Sul medio-lungo periodo potrà cambiare qualcosa in tema di logistica e trasporti nel caso ci fossero delle novità sulla stazione di trasferimento, che potrebbe offrire migliorie al servizio e creare anche ulteriori posti di lavoro. Attualmente 62 persone trovano impiego in Amnu, che serve un bacino di circa 53mila persone e 30mila utenze.
Tra i comuni che si mantengono al di sotto della media del 78% vi sono Frassilongo (72,34%), Calceranica (73,33%) e Levico (74,07%). A tal proposito si sta predisponendo della documentazione per sensibilizzare e aiutare cittadini e turisti a differenziare correttamente i rifiuti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA