In Val di Fassa i sentieri “cancellati” dal maltempo 

Sono molti i percorsi in montagna rovinati dalla pioggia caduta nel mese di luglio La Sat ha stilato l’elenco appellandosi alla prudenza degli escursionisti



MOENA. Il maltempo di luglio ha “cancellato”, in diversi tratti, la rete dei sentieri in Valle di Fassa. Specialmente il territorio di Moena è stato interessato da una serie di frane che hanno compromesso la percorrenza in montagna. La Sat ha pubblicato sul proprio sito Internet i percorsi interrotti dalla furia delle acque ma probabilmente all’elenco mancano i sentieri più in quota, non ancora raggiunti dai volontari che vegliano sullo stato delle tracce. «Sono chiusi – afferma Domenico Sighel, responsabile della manutenzione dei sentieri della Sat di Moena – il 632 (troi del Buro) sull’Alpe Lusia, il 519 che da Pala da Rif arriva al passo Carezza, il 524 che porta al Fontanel nel gruppo del Latemar. Ci sono anche le classiche passeggiate attorno a Moena che sono interrotte come i sentieri 519A e il 521B. Allargando lo sguardo al Comune di Sen Jan c’è da segnalare le interruzioni dell’Alta Via dei Fassani per frana in località Pale Rabiouse e il tratto di sentiero da Santa Giuliana a Vael. Purtroppo alcuni interventi sono piuttosto onerosi, si tratta di ricreare parti intere di sentiero o realizzare ponti in legno, opere che non sono alla portata di noi volontari. Faccio appello alla prudenza degli escursionisti che possono segnalare eventuali interruzioni al servizio montagna in sicurezza».

Quello citato da Domenico Sighel è un progetto voluto dal Comun general de Fascia, in collaborazione con le amministrazioni comunali, il Comando di Polizia Locale della Val di Fassa – Polins de Fascia, l’Azienda per il turismo della Val di Fassa e la Sat. L’obiettivo dell’iniziativa, attualmente ancora in fase sperimentale, è di realizzare una rete di comunicazioni quanto più tempestiva ed efficace possibile per individuare eventuali situazioni di pericolo o inaccessibilità su sentieri e strade forestali e, conseguentemente, poter provvedere a un rapido sopralluogo da parte delle autorità competenti, per una risoluzione efficace della situazione di impedimento o di pericolo. Concretamente è sufficiente rivolgersi alla Polizia locale per comunicare eventuali sentieri soggetti a interruzioni di varia natura.

Il territorio della Val di Fassa ha sentieri per 750 chilometri a cui si aggiungono 250 chilometri di strade forestali. Le guide alpine e gli uomini della Sat comunque sottolineano che la montagna è un meraviglioso ambiente naturale che non è né sicuro né amico. Le frane sono un fenomeno del tutto naturale e rientra in una sorta di «normalità» con cui noi «umani» dobbiamo convivere. La montagna va quindi praticata sempre con attenzione, prudenza e un pizzico di umiltà. (g.b.)

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