In carrozza per ritrovare la memoria
Partito ieri da Trento il treno per Auschwitz. A bordo 450 ragazzi
TRENTO. È partito ieri alle 15.30 dalla stazione di Trento il "Treno della Memoria 2012". Un treno carico di 450 ragazzi provenienti da tutte le valli del Trentino e diretti a Cracovia in Polonia.
I 450 ragazzi sono diretti a Cracovia in Polonia proprio alla vigilia del "Giorno della Memoria", che si celebra quest'oggi. Un viaggio di 20 ore, dove i giovani trentini sono accompagnati da 150 compagni dell'Alto Adige. Un'esperienza che porterà «questa comunità viaggiante a scoprire il ghetto ebraico di Cracovia e i campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau. Ma, soprattutto sarà un percorso interiore scandito da quattro parole chiave: storia, memoria, testimonianza e impegno» - ha esordito così, all'assemblea di partenza presso la Sala della Cooperazione, la referente dell'associazione Terra del Fuoco Susanna Caldonazzi.
Quest'associazione, che dal 2008 organizza l'iniziativa sul territorio trentino, ha coinvolto quest'anno circa 3200 ragazzi italiani dai 17 ai 24 anni. «Si tratta di un'esperienza toccante. Una volta arrivati là, ci si sente nudi di fronte ad una storia che, per quanto ci venga raccontata dai libri, non riusciamo a comprendere» - ha rilevato l'assessore comunale Lucia Maestri, che tre anni fa è stata sul treno. E quest'edizione 2012 vedrà, invece, la partecipazione del Presidente del Consiglio Provinciale Bruno Dorigatti che si augura che «al ritorno i ragazzi possano testimoniare quanto vissuto all'intera comunità». Ed è anche per questo che «il "Treno della Memoria" corre sui binari del web con il "Progetto Reporter", attraverso un network formato dai siti di Terra del Fuoco, TrentoToday e Sanbaradio» - ha spiegato Francesca Re, direttrice responsabile di Sanbaradio.
E sono davvero tante le emozioni dei giovani iscritti al "Treno della Memoria" alla partenza. «L'idea di partire mi spaventa un po', visto che è la prima volta per me e non so quello che mi troverò di fronte» - ha affermato Patrizia Menapace, ventitreenne di Pavillo. «Ognuno di noi deve assumersi le proprie responsabilità affinché fatti del genere non accadano più - ha sottolineato Ervin Zadra del gruppo di Coredo -. Ed è proprio per questo che noi animatori siamo stati formati e abbiamo formato i ragazzi prima della partenza del treno».
Infatti, «ora che i testimoni oculari della Shoah se ne stanno andando, è importante che noi giovani diventiamo testimoni attivi» - ha sottolineato la diciottenne Silvia Bertagnolli del gruppo di Trento Sud. A farle eco è il coetaneo Luca Filosi, che ha ricordato come «il percorso formativo del "Treno della Memoria" non si fermerà con il ritorno a Trento il 1 febbraio. Difatti, continuerà fino al 25 aprile con incontri mirati a scoprire le "zone grigie" dei nostri tempi attraverso un percorso di educazione alla legalità».
Un'esperienza che può far cambiare dentro. «Sono stata già due volte sul treno e mi ha portato a vedere la società con altri occhi» - ha concluso la ventunenne Natasha Vuckovic di Trento.