nuovo turismo

Il turista? Lo porto in casa. Ed è boom

In Trentino esplode il fenomeno delle abitazioni condivise: oltre 1.800 annunci su Airbnb. E nel 2015 volano le recensioni


di Andrea Selva


TRENTO. Siamo tutti albergatori, pronti a ospitare un turista in casa, nella stanza accanto, oppure al piano di sopra. Come Emanuele, che vive con la madre in una via del centro di Trento, nei pressi di via Giusti e - grazie anche alla parola “Muse”, che nelle ricerche su internet fa miracoli - è tra i più recensiti affittacamere presenti su Airbnb, il fenomeno in crescita della “casa condivisa”, ultima frontiera della sharing economy. Per dormire a casa di Emanuele bastano 30 euro a notte. Chi vuole spendere un po’ di più può andare da Gianni (in pieno centro storico, vi viene a prendere pure in stazione, i suoi ospiti lo adorano) o in collina da Elena, a Martignano, che sarà felice di affittarvi la mansarda della sua casa a schiera. Tante recensioni anche per i due nonni della valle di Rabbi che su Airbnb propongono il loro Bed&Breakfast. E c’è pure un ex dirigente provinciale - in pensione da pochi mesi - che si è lanciato nel settore dopo aver ristrutturato un maso di famiglia in valle dei Mocheni.

Ma ecco la mappa (con i link) agli alloggi trentini disponibili su Airbnb

Sono più di 1.800 gli annunci trentini su Airbnb, il portale della “casa condivisa”. Anche se solo il 22 per cento di questi riguardano stanze in affitto all’interno di appartamenti abitati. Gli altri (la maggior parte) sono appartamenti o (case) interi, che sicuramente erano sul mercato prima del boom di Airbnb e che sono saliti sul treno in corsa. I dati trentini - aggiornati al 12 ottobre scorso - sono stati forniti da “Inside Airbnb” (che con il portale turistico non ha nulla a che spartire) con l’obiettivo di chiarire un fenomeno che nel mondo sta creando un certo allarme perché - con questa facilità di scambio - ci sono grandi città dove vengono a mancare gli appartamenti da affittare ai residenti: si guadagna di più con i turisti o con gli uomini d’affari.

Scoppierà nel settore albergiero la guerra già vista nei trasporti, con i tassisti schierati contro i pionieri dell’auto condivisa? Intanto Federalberghi ha già messo le mani avanti con un attacco frontale: «Quella del “gestore” che accoglie l’ospite a casa propria è una favoletta» ha detto il presidente nazionale Bernabò Bocca. «La maggior parte degli annunci infatti si riferisce all’intera proprietà e non alla singola stanza». Così - secondo gli albergatori - si alimenterà l’evasione fiscale e il lavoro nero. Critici anche gli albergatori trentini con il presidente Luca Libardi che chiede più controlli e annuncia iniziative autonome di Federalberghi.

Turisti ospiti in casa: 18 euro per un divano Trento, prende piede il fenomeno Airbnb. Per chi vuole, c’è pure la «junior suite». Ma gli albergatori protestano

Intanto mentre in Trentino si discuteva della tassa di soggiorno (e questo è un tema davvero spinoso) su Airbnb - l’agosto scorso - si è registrata un’impennata di recensioni delle case in Trentino: quasi 4 mila nel 2015, il triplo dell’anno precedente, prova del successo - anche in provincia di Trento - del portale della casa condivisa.

Gli annunci più numerosi sono a Trento, segue l’Alto Garda, ma le sorprese non mancano: tra gli alloggi più apprezzati c’è una casa a... Mezzocorona, frequentata da turisti del vino che commentano in inglese e tedesco. La rivoluzione è appena cominciata.













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