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Turisti ospiti in casa: 18 euro per un divano

Trento, prende piede il fenomeno Airbnb. Per chi vuole, c’è pure la «junior suite». Ma gli albergatori protestano


di Andrea Selva


TRENTO. Diciotto euro per un divano, trenta per una stanza. Accade anche questo, con grande soddisfazione dei padroni di casa e dei loro ospiti (almeno così scrivono nelle loro recensioni), in una città che tra mercatini di Natale e Muse incuriosisce sempre più persone. Si chiama Airbnb, portale nato per mettere in contatto i proprietari dei divani e i giramondo che - oltre a visitare le città - amano conoscere e familiarizzare con i cittadini. Questo almeno era l’obiettivo iniziale, poi il fenomeno è esploso e lì dentro (nel portale) si trovano anche centinaia di appartamenti che vengono affittati interamente, anche per pochi giorni: conti alla mano rende di più cedere l’appartamento qualche fine settimana che non affittarlo a una famiglia di residenti, con il rischio (messo in evidenza da molti proprietari) che a fine mese non venga pagata la rata.

Pare impossibile, ma se per dormire a Trento vi accontentate di un divano siete in buona compagnia: sono tanti quelli che visitano in questo modo la città. Ad esempio a casa di Massimiliano, nel quartiere dell’Oltrefersina, definita la zona migliore di Trento perché ricca di servizi. Ma attenzione: non si tratta di una soluzione adatta a chi tiene molto alla propria riservatezza perché in casa ci sono tre figli maschi (molto vivaci, avvisa Massimiliano), un coniglietto nano e soprattutto il divano è vicino alla cucina. Nonostante questo si pagano 30 euro a notte. Recensioni positive.

Per il divano di Maria - che si occupa di contabilità per un ente pubblico e nel tempo libero fa volontariato - bastano 23 euro, ma si tratta di una soluzione solo per chi è alto meno di 180 centimetri, cioè la lunghezza del divano: «Di più non posso offrire». Bene così per chi ci è stato, zona Cristo Re.

La casa di Gianni, in pieno centro storico, secondo gli ospiti vale da sola una visita. L’arredamento è originale (c’è pure un cartello stradale che dice “strada panoramica”, preso chissà dove) e il padrone di casa è pronto a venirvi a prendere alla stazione e a consigliarvi sul modo migliore di vivere la città. Gianni ama viaggiare, la musica, il cinema, il teatro e il buon cinema: i suoi ospiti amano lui. E spendono volentieri 40 euro per dormire in una delle sue due stanze.

Siete tipi difficili? Provate da Lorenzo, signore di una certa età (almeno a giudicare dalla foto), con la passione del giardinaggio e l’hobby dellacucina, che mette a disposizione una stanza con bagno, affacciata sul giardino, che chiama un po’ pomposamente “junior suite”. Si parte da 80 euro a notte, ma siamo in una lussuosa palazzina sulla collina di Trento, all’interno di un’ampia (e ben arredata) abitazione.

Se il vostro budget è più ampio provate ad affittare un appartamento dietro le mura di Trento che si chiama Vetrò ed fatto tutto di vetro: arredamento moderno, vista sui tetti, 140 euro a notte. In questo caso viene meno l’effetto di condividere la casa con qualcuno: si tratta infatti di un annuncio immobiliare tradizionale, come ce ne sono centinaia (su Airbnb) in tutte le valli del Trentino.

Nella prima collina della città di Trento c’è la professoressa Chiara (insegna inglese alle scuole medie) che affitta una stanza del suo appartamento per 60 euro a notte. Non sono pochi, anche perché ci sono 15 euro di pulizie finali.

Tornando ai divani, tutti entusiasti per quello (arancione) di Eleonora. Siamo nella zona di Corso 3 Novembre (a Trento) e chi dorme in questo appartamento ha due possibilità: «Possiamo cenare assieme, oppure rispetterò la vostra pricacy» dice la padrona di casa, che lavora nel campo della ricerca.

Tra i proprietari di stanze e appartamenti sono molti quelli che vengono da fuori città e - dicono - mettono a disposizione casa propria per fare conoscenza con altre persone. E poi ci sono i bed & breakfast e gli affittacamere tradizionali che utilizzano il portale per raggiungere il maggior numero possibile di clienti.

Questo è Airbnb, il portale dedicato a chi non ha paura di aprire la porta di casa e improvvisarsi albergatore. Un sistema che ha trasformato molte città in alberghi diffusi e che - proprio per questo - fa paura agli albergatori. Esattamente come Uber fa paura ai tassisti.













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