I trentini sono automobilisti disciplinati

In due anni in provincia persi 37 punti ogni cento patenti



TRENTO. In due anni in Trentino, sono stati persi in media 37,85 punti della patente. I dati, elaborati dal Sole 24 Ore sulla base delle informazioni ricevute dalla Motorizzazione, pongono il Trentio quasi a centro classifica in Italia. Dal 2003 al 2011 in provincia si sono persi 204,5 punti ogni cento patenti. Questo significa, a spanne, che ogni cento patentati dieci avrebbero perso la patente, dal momento che ogni automobilista ha a disposizione 20 punti. Ovviamente il meccanismo è più complicato perché prevede la possibilità di ricostituire i punti ogni due anni senza aver commesso infrazioni.

La provincia di Trento, comunque, è quasi a metà classifica. Gli automobilisti più indisciplinati, o più penalizzati dipende dalla prospettiva, sono i bolognesi. Nel biennio 2009-2010 ogni cento patenti hanno perso 59,61 punti. Dal 2003 al 2011, invece, hanno perso 276 punti, sempre ogni cento patenti. E' il dato di gran lunga più rilevante. Al secondo posto, ci sono i fiorentini che hanno perso 56,54 punti nel corso del biennio e 244,1 punti nel periodo 2003-2011. Nel lungo periodo i peggiori sono i ferraresi che hanno perso 279 punti a partire dal 2003. Solo nell'ultimo biennio si sono rimessi in carreggiata perdendo 52,50 punti.  Altro dato riportato dal Sole 24 Ore di ieri è quello relativo agli introiti delle multe. In Trentino Alto Adige, gli introiti totali raggiungono i 15,5 milioni di euro. La percentuale di spontaneo adempimento è tra le più alte d'Italia: il 74,3 per cento. Questo dato è importante rispetto al decreto sviluppo che sarà approvato oggi. La norma, infatti, prevede che non possano più essere messe le cosiddette ganasce fiscali da parte dei sindaci. In altre parole, il cittadino che non paga le multe non rischierà più il fermo amministrativo della sua macchina. Il fatto, però, che in Trentino un gran parte degli automobilisti paghi spontaneamente riduce il rischio che i sindaci perdano parte dell'introito delle multe. In Italia, invece, questo rischio è molto elevato considerando che le ganasce riguardano non solo le multe.













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