Gretter sbatte la porta e lascia il Patt
I «dissidenti» si uniscono alla Civica di Daniela Casagrande e candidano Roberto Oss Emer per la poltrona di sindaco
PERGINE. E’ ufficiale, il Patt, la parte «dissidente» del Patt, se ne andata dalla coalizione oltre che dal partito. Lo avevamo scritto ieri che Beniamino Gretter non ci sarebbe andato con il Pd (e nemmeno con l’Upt) e che avrebbe presentato una lista propria. Ieri, l’annuncio ufficiale: i dissidenti del Patt con la propria lista insieme ad altre due a supporto della Civica per Pergine, la forza politica costruita quattro anni fa da Daniela Casagrande, avranno Roberto Oss Emer come candidato a sindaco. Si tratta di un personaggio (poco più che cinquantenne) noto nel Perginese, in quanto amministratore unico della Inco spa, una delle più grosse imprese di costruzioni di Pergine che ha al suo attivo, per esempio, la costruzione del nuovo Villa Rosa, e molto altro. La presentazione delle tre liste con Roberto Oss Emer verrà ufficializzata domani . Un passo indietro per Daniela Casagrande che nei giorni scorsi veniva data come candidato a sindaco della Civica, la forza politica che aveva tenuto banco per il suo ruolo elettorale, e che chiedeva un totale rinnovamento. La stessa che anche il Patt ufficiale aveva considerato come possibile nuovo soggetto della coalizione di centro sinistra – autonomista. Beniamino Gretter fino a qualche giorno fa nella delegazione per le trattative, si era staccato perché in totale disaccordo su come stavano andando le trattative stesse con il Patt a nicchiare, e soprattutto a rimanere troppo legato al Pd in obbedienza a Trento. “Attenderò che si decida” aveva detto Gretter. Invece, ieri ha rotto gli indugi, accordandosi con la Civica e, nel pomeriggio, l’annuncio da parte della stessa Daniela Casagrande insieme a Gretter: “Venerdì diremo tutto su liste, candidato a sindaco e accordo”. Avevamo anche scritto che l’abbraccio con il Pd, per il Patt poteva essere mortale. Gli autonomisti, a questo punto seguiranno Gretter che da sempre rappresenta lo zoccolo duro del Patt, la vecchia guardia autonomista che non ha mai condiviso scelte azzardate. La decisione di Patt dissidente e Civica ha condizionato la riunione di ieri sera della coalizione (più che mai indebolita). Socialisti e Upt rimangono fermi su Marco Osler e il Pd su Marina Taffara. Il patt su Dario Pallaoro, ma a metà se non di meno. Posizioni insomma immutate. Tutti i nomi annunciati nella serata di lunedì sono tramontati.
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