Frana in via Brescia, famiglia evacuata / VIDEO
Paura nella notte, si stacca un terrapieno a monte di una casa. Accesso vietato all’edificio dopo il sopralluogo del geologo
TRENTO. Hanno sentito un rumore sordo, un botto in piena notte. Era l’una e un quarto, la casa ha tremato. Hanno pensato a una scossa di terremoto, ma poi - non sentendo altro - si sono riaddormentati. Ma al mattino, quando si sono alzati, hanno visto che a monte della loro casa, dalla parete boschiva si era staccata una frana. Un terrapieno ha ceduto a causa delle piogge che in questi giorni hanno impregnato il terreno di acqua e un fronte di circa 6 metri di pietre, terra e rocce è sceso a valle, bloccato fortunatamente dalla rete di protezione che delimita il retro della casa. La polizia municipale, dopo il sopralluogo del geologo, ieri pomeriggio ha messo i sigilli all’abitazione, al civico 61 di via Brescia a Piedicastello, dove vive la famiglia Morelli, padre madre e tre figli. Divieto di accesso, in attesa di altre verifiche tecniche e della messa in sicurezza urgente della parete.
Non è la prima volta che qui il terreno cede, «era già successo poco sopra nel ’97», racconta Paolo Morelli mentre osserva i cumuli di pietre. Quella volta non fu necessario evacuare nessuno, conferma un vicino di casa. Ieri mattina, quando si sono accorti di quello che era successo, i signori Morelli hanno avvertito i vigili urbani. Nel primo pomeriggio è arrivato il geologo del Comune, Giorgio Bailoni, per un sopralluogo tecnico insieme ai vigili del fuoco. Il geologo ha accertato che lo smottamento ha interessato un fronte di circa 6 metri. Impossibile escludere altri cedimenti del terreno, visto che la pioggia anche ieri pomeriggio non ha smesso di cadere. E così i vigili hanno sigillato l’edificio imponendo il divieto di accesso all’abitazione e alle pertinenze.
Denise Morelli e i figli sono stati ospitati dalla nonna materna. Paolo a metà pomeriggio ha avuto il tempo di fare in fretta la valigia con lo stretto necessario per i prossimi giorni. Ieri sera è andato all’Hotel Monaco, dove lavora, per il turno di notte. «Fino a martedì posso dormire in albergo», dice con lo sguardo rivolto al cielo ancora nero e gonfio di pioggia. «Stanotte abbiamo sentito la casa che tremava. Poi di mattina mia figlia si è accorta che era venuto giù tutto. I vigili ci hanno detto che qui non possiamo stare almeno fino a martedì. Lunedì tornerà il geologo a fare le verifiche. Intanto speriamo che smetta di piovere».
Il divieto di accesso vale solo per la casa della famiglia Morelli, quella subito a valle della montagna, mentre non sono state giudicate a rischio le abitazioni che si trovano più in basso. L’ordinanza del sindaco è stata appesa dai vigili, che hanno sigillato l’ingresso. Più sotto abitano altre famiglie, una coppia di vicini si è subito offerta di aiutare i Morelli. E in via Brescia tutti sperano che finalmente torni il sole.
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