Ex Atesina, 4 milioni del Comune per la riqualificazione
TRENTO. Per il comitato dei residenti dei Solteri i progetti per l’area ex Atesina, sono diventati “un sogno bello, ecologico e sociale” per quello che con i suoi 18mila metri quadrati dismessi è di...
TRENTO. Per il comitato dei residenti dei Solteri i progetti per l’area ex Atesina, sono diventati “un sogno bello, ecologico e sociale” per quello che con i suoi 18mila metri quadrati dismessi è di fatto il cuore del rione.
Se n’è parlato ieri nell’incontro pubblico sul futuro dell’ex Atesina ai Solteri, organizzato dal Comitato 3.0, alla presenza degli assessori Paolo Biasioli, Italo Gilmozzi e Chiara Maule. La storica autorimessa dell’Atesina fu chiusa il 21 novembre 2016, concludendo però anche un capitolo della storia del quartiere dei Solteri. Ha esordito il presidente della circoscrizione Claudio Geat: «Sono 6 mila gli abitanti senza un punto di aggregazione e il primo passaggio sarà definire il protocollo d’intesa con la Provincia per lo scambio dell’area con lo Scalo Filzi».
Il Comune, come ha spiegato l’assessora Maule, è in attesa di sapere l’esito della gara per il bando europeo per 5 milioni che prevede la riqualificazione di un'area verde multifunzionale a nord (6 mila metri quadrati), spazi per l'abitare collaborativo a sud (1.100 metri cubi), collegamenti pedonali e ciclabili, una piazza coperta da tremila metri quadrati, locali a servizio della piazza ad est. L’esito si saprà in settembre. Dal canto suo il Comune, ha chiarito Gilmozzi, partecipa con 1 milione di euro per il parco e il collegamento ciclopedonale.
«È in corso di definizione - ha chiarito - il protocollo d’intesa con Provincia per lo scambio dell’area con lo Scalo Filzi ed il passaggio di proprietà al Comune escluse nuovi insediamenti commerciali per la grande distribuzione». In ogni caso il Comune, assicura, ha previsto 4 milioni, anche se l’esito del bando fosse negativo.
È intervenuta anche la portavoce del Comitato, Annunziata Tirino: «Oggi sono rimasti 18 mila metri quadrati nel cuore dei Solteri, che da più di dieci anni sono in attesa di una riqualificazione urbanistica che possa ricucire un pezzo di città. Noi abitanti del quartiere, continuiamo a sperarlo e continuiamo ad avere attese e progetti per quest’ area». E aggiunge: «Nel 2003 il Comune sperimentò un progetto di urbanistica partecipata che coinvolse le scuole, le associazioni e la parrocchia, coordinati dagli architetti della Palomar. Speriamo che questa sia la volta buona». (d.p.)