Elettrodotto, progetti a settembre

La Terna illustrerà modi e tempi per lo spostamento


Fernando Valcanover


PERGINE. Al termine dell'estate Terna spa, proprietaria di diverse linee di alta tensione, presenterà il progetto dettagliato degli interventi di razionalizzazione degli elettrodotti che interessano il territorio provinciale, in particolare di Trento e della Valsugana.

È questa, in sintesi, la risposta data all'interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere provinciale Renzo Anderle al presidente del consiglio provinciale Bruno Dorigatti, facendo riferimento alla realizzazione di alcune tratte di elettrodotti, l'eliminazione di altre, la sopraelevazione della tensione di esercizio e, per quanto riguarda l'elettrodotto da 220 kV che solca la Valsugana, lo spostamento del tracciato in corrispondenza dei Comuni di Pergine e Civezzano.

Facendo riferimento al protocollo d'intesa del febbraio 2010, l'assessore Mauro Gilmozzi ha precisato che gli interventi previsti che faranno parte del progetto sono quattro. In primo luogo la realizzazione di una nuova cabina primaria da 132/60/20 kV al Cirè di Pergine, alla quale verrà allacciata la rete media tensione di distribuzione dell'Alta Valsugana, per migliorare la continuità e qualità del servizio elettrico nella valle ma anche in valle di Cembra e altopiano di Pinè. Poi la realizzazione del collegamento tra la nuova cabina del Cirè e l'esistente cabina primaria di Trento sud mediante una nuova linea a 132 kV, in parte aerea e in parte a cavo interrato.

Nel Comune di Trento saranno dismessi alcuni tratti, mentre nei comuni di Pergine e Civezzano è previsto lo spostamento e riqualificazione a 380 kV del tratto compreso tra i sostegni n. 22 e 53 della linea a 220 kV n.290 Borgo - Lavis, il cui tratto intermedio attraversa il centro abitato di Pergine, a nord degli abitati di Pergine e Civezzano. Il vecchio tracciato verrà quindi demolito.  Sta quindi per avere risposte concrete la lunga battaglia avviata dal comitato dei residenti di Pergine, e di via Marzola in particolaro modo, ma anche di Civezzano, che da una decina di anni si battono per sollecitare questo intervento.













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