Ecco il ciclista che «trucca» il contabici
In un video girato col telefonino transita più volte sotto la fotocellula della ciclabile per aumentare il numero dei passaggi
ROVERETO. Il “contabici” di via Fontana e via Dante è stato installato a mezzogiorno del 6 settembre. Dopo 12 giorni l’amministrazione comunale ha convocato una conferenza stampa per annunciare l’accensione dell’apparecchio gestito dalla società Rct di Como e mostrare i primi dati: oltre 12 mila passaggi erano stati catturati dalla fotocellula. Numeri importanti e di peso che mostravano quanto i roveretani apprezzassero la nuova pista ciclabile. Ora spunta un video, girato pochi giorni fa, che fa nascere qualche sospetto sulla bontà dei numeri rilevati dalle fotocellule del “contabici” di via Fontana. Il video è stato girato alle prime luci del mattino (o forse a sera tarda) con un telefono cellulare. Ed è stato consegnato ieri mattina da un anonimo concittadino ad un perplesso Cristiano Vecli, rappresentante politico dei Verdi e consigliere della circoscrizione nord. «Non capisco le ragioni di questo comportamento, ma ritengo che questo signore fa un danno a tutti, anche all’amministrazione che ha investito fiori di quattrini nel progetto delle piste ciclabili in città. Che scopo ha questa azione?»
Le immagini del video non sono nitide, ma si vede chiaramente un uomo, vestito con un giaccone scuro, in sella ad una bicicletta da donna, pare di quelle elettriche con cambio. Da codice ha acceso sia il faro anteriore sia quello posteriore. Fin qui nulla di strano. Ma dopo alcuni secondi si nota questo ciclista compiere un “otto” su corso Rosmini, rallentare nei pressi del semaforo e imboccare via Fontana. Passa sotto la fotocellula e fa scattare il contabici. Dopo alcuni metri, frena, fa dietrofront e torna su corso Rosmini, facendo scattare nuovamente la fotocellula. Davanti alle vetrine della gioielleria inverte nuovamente la marcia, sotto gli occhi di una signora a passeggio con il cane, e imbocca un’altra volta via Fontana. In un minuto e mezzo di video, l’uomo l’ha fatto per una decina di volte. L’anonimo videoperatore (che ha dovuto interrompere le riprese con il cellulare perché era stato notato) assicura che il ciclista (ancora sconosciuto) ha proseguito per parecchio tempo con il suo personale “valzer” sotto la fotocellula. «Anche se fosse uno dei Verdi - conclude Vecli - quello che si vede nel video mi lascia molto perplesso. La pista ciclabile è costata 170 mila euro, ma un gesto simile pregiudica la bontà dell’operazione della giunta Miorandi. Un atto del genere non ha alcuna giustificazione. E fa un danno a tutta la cittadinanza».
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