Duecentocinquanta posti per i profughi alle caserme di Trento
Stanziati 172.000 euro per gli arredi e l’interramento della linea elettrica alle Damiano Chiesa di via al Desert che ospiterà i migranti
TRENTO. Letti a castello con armadietto, reti, materassi, coprimaterassi, cuscini e copricuscini, per un totale di 250 posti letto. Tanti sono i posti che la Provincia ha previsto di realizzare per l’accoglienza dei profughi alle ex caserme Damiano Chiesa di via al Desert, anche se l’assessore provinciale Luca Zeni ha manifestato l’intenzione di utilizzarne un centinaio per gli oltre 900 richiedenti asilo finora inviati dallo Stato in Trentino.
Per la fornitura degli arredi del Centro di accoglienza il Servizio prevenzione rischi ha redatto una perizia di spesa di 70 mila euro. A questi si aggiungono 102 mila euro necessari per eseguire l’intervento di interramento della linea elettrica.
I lavori, secondo le stime, potrebbero essere terminati tra novembre e dicembre: le ex caserme hanno a disposizione spazi per 300 posti e sono dotate di bagni e cucine. Più difficile stimare i tempi necessari alla burocrazia per formalizzare il passaggio della struttura dal ministero della difesa alla Provincia: attualmente infatti la struttura è ancora di proprietà dell'esercito, tanto che gli interventi provinciali si svolgono su area militare, sotto la sorveglianza di personale dell'esercito.
Il centro di Trento avrà una funzione di centro di smistamento, insieme al Centro della protezione civile di Marco di Rovereto, che la Provincia intende destinare all’accoglienza delle donne. Con i Comuni si sta invece impostando un modello di accoglienza diffusa sul territorio per piccoli gruppi, in modo da favorire l'accettazione sociale e un percorso di integrazione dei migranti.