l’evento

Degustazioni, eventi, talk: è partito il Trentodoc Festival

Inaugurata la terza edizione dedicata allo spumante più premiato d’Italia: «Puntiamo alla qualità e al legame con il territorio di montagna»


Carlo Bridi


TRENTO. Inaugurata ieri sera la terza edizione del Trentoc Festival con un brindisi tra produttori e rappresentanti istituzionali. Una testimonianza di alleanza fra pubblico e privato Il Festival rimarrà aperto fino a domenica 22 mostrando i gioielli dell’arte di Trento e tutti i territori di produzione con eventi all’interno delle case spumantistiche, talk, degustazioni accompagnate dai migliori esperti al mondo e appuntamenti con i personaggi del mondo dello spettacolo.

Ma cos’è il Festival del Trentodoc? E’ un momento di incontro e di dialogo tra produttori, enologi e visitatori, che in questi giorni stanno coprendo al 100% tutti i 138 appuntamenti in programma. Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e l’assessore provinciale al turismo Roberto Failoni hanno sottolineato la grande importanza dell’evento e le possibilità che esso ha di crescere ancora perché quello che si promuove è un prodotto eccezionale. Intervenuto anche il vicedirettore di Corriere della Sera e direttore artistico del Festival Luciano Ferraro che ha presentato il programma, il presidente dell’Istituto Trento Doc Stefano Fambri, il presidente di Trentino Marketing Gianni Battaiola, l’assessora del

Comune di Trento Monica Baggia, il presidente del Consiglio delle Autonomie Paride Gianmoena, il presidente del Consorzio Vini del Trentino Albino Zenatti. 

Tutte le autorità hanno messo in evidenza l’unicità del prodotto Trentodoc, e del suo forte legame con il territorio di montagna, che rappresentano lo spirito della comunità autonoma del Trentino. Un percorso di crescita nel quale i nostri produttori credono fortemente, perché questa crescita è legata soprattutto alla qualità testimoniata dai premi ottenuti negli scorsi giorni: il Trentodoc è stato lo spumante più premiato in Italia, grazie alle 73 medaglie (di cui 29 ori e 44 argenti) ottenute nell’edizione 2024 di Champagne & Sparkling Wine World Championships. 

E per il futuro? Proseguire con l’impegno sul fronte della qualità puntando anche quest’anno all’aumento dei visitatori che fra il primo e il secondo anno sono raddoppiati. Il ricco programma pubblicato sul sito ufficiale Trentodocfestival.it raccoglie oltre 40 appuntamenti nella città di Trento e un centinaio all’interno delle case spumantistiche.

Il presidente dell’Istituto Trento Doc Stefano Fambri ha spiegato come il percorso di crescita di Trentodoc che ha visto le vendite raddoppiare nell’arco di 10 anni, sia legato non solo alle vendite, ma soprattutto alla qualità e alla reputazione del prodotto: “Le case spumantistiche trasmettono il loro legame con il territorio attraverso il frutto del loro lavoro".

Molti gli appuntamenti anche nella giornata di oggi segnaliamo quello sui simboli e la liturgia del vino nei testi sacri con mons. Martino Signoretto che ha evidenziato come il vino sia citato nella Bibbia per oltre 200 volte. Quello sulla resilienza delle viti e nuove risposte ai cambiamenti climatici che vedono il Trentino previlegiato perché man mano che si innalza la temperatura si alza la quota di produzione.

Molto interessante la degustazione con una verticale, condotta dal famoso sommelier Roberto Anesi. Con grande dovizia di dati ha evidenziato perché il Trentodoc che è prodotto con le uve di circa 700 ettari da 67 aziende spumantisitiche trentine, sia un prodotto che vede uniti tradizione, territorio e lunghe soste sui lieviti molto più lunghe di quelle che prescrive il disciplinare dando al prodotto la sua eccezionalità. 













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