Il racconto

Giovani imprenditori agricoli, la storia di Edoardo Verones

Dall’incendio distruttivo, che aveva bruciato la stalla di famiglia, alla “rinascita” e la partecipazione – oltre che all’azienda agricola – al Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari



COVELO. Ancora una volta siamo a raccontare la storia di un giovane imprenditore agricolo che ha fatto una delle scelte più difficili professionalmente per un giovane, quella dell’allevatore a tempo pieno. Parliamo di Edoardo Verones, che pur avendo solo 23 anni ha una grinta ed una competenza professionale eccezionale per la sua età, il tutto supportato da una passione per a zootecnia da latte. Certo, i quattro anni di scuola professionale con specializzazione zootecnica fatta all’Istituto Agrario di San Michele hanno dato al giovane una base professionale solida, ma ha influito anche la famiglia. Papà Graziano, già presidente della Latte Trento, è da anni un allevatore di punta.
 

Un allevatore che cinque anni fa ha visto la sua stalla ridotta in cenere, ma nonostante ciò si è rimboccato le maniche e assieme ai figli Giacomo, ora ventinovenne, e Edoardo, ha costruito una nuova stalla inaugurata quattro anni orsono. La nuova stalla pur nella disgrazia dell’incendio, si è dimostrata una scelta costosa ma giusta in quanto da quando la mandria è nella nuova stalla ne ha risentito molto positivamente il benessere animale ci precisa subito Edoardo e quindi la qualità del latte oltre che la quantità. 90 capi in lattazione su un totale di 180 tutte Frisone.


Ma come mai una scelta così impegnativa, come quella dell’allevatore a tempo pieno? Lo chiediamo al giovane Edoardo. 
«La scelta compresa la scuola professionale alla FEM è frutto di una grande passione per la zootecnia che ho sempre avuto fin da bambino, afferma. Certo, ha influito anche il fatto che la mia famiglia fin da mio nonno, erano degli allevatori di punta a livello provinciale e non solo. Un dato valga per tutti, la produzione media giornaliera per i circa 300 giorni di lattazione è di 38-39 kg/capo/giorno, mentre la produzione media per capo a lattazione raggiunge i 118 quintali, cifre da record. E questo si badi bene, senza nulla togliere alla qualità, tant’è che l’azienda è stata scelta dalla Latte Trento per il progetto qualità. Ma non solo si sta preparando a far parte del gruppo di stalle che entreranno nel progetto: “Fior di Latte”, un progetto che va oltre quello alta qualità che la Latte Trento distribuirà solo sul canale dei negozi della cooperazione. I titoli del latte sono di tutto rispetto: grassi media 3,8%, proteine 3,43%, cellule somatiche 230 mila per milione».
 

Il suo ruolo in azienda è quello di socio di una s.a.s. costituita assieme a papà e fratello. Fra i progetti futuri di Edoardo oltre all’adesione al progetto: “Fior di Latte” la costruzione di un impianto di biogas che oltre a risolvere il problema odori dei liquami, può diventare anche un entrata per l’azienda dopo l’ammortamento che si prevede i 7-8 anni. Un’opportunità per produrre letame maturo in breve tempo, meno odoroso e molto adatto per concimare i vigneti, ma anche per la produzione dell’energia elettrica. Non dimentichiamo che una stalla come quella dei Verones, assorbe circa 50 KW di corrente. Siamo convinti afferma, che il biogas sia il futuro grazie alla grossa quantità di biomassa che possiamo avere gratis dalla stalla. Il costo dell’impianto è molto impegnativo, circa 10.000 euro/KW prodotto e potremo arrivare a 70. Tutta l’energia deve essere messa in rete e poi noi attingiamo alla rete. Una delle tante incongruenze italiane pensata per far soldi. “Oggi, dice Edoardo, la nostra bolletta elettrica va dai 3500 ai 4000 euro mese”.
 

Il sogno nel cassetto? Dopo un attimo di imbarazzo, Edoardo risponde. «Ammortizzare in fretta i mutui e sviluppare un bell’agriturismo per diversificare l’azienda».
 

Pentito della scelta? «Qualche volta si, visto il monte ore settimanali fatte altro che le 40 ore, per noi sono almeno il doppio, puoi tener duro solo con molta determinazione ed una grande passione», afferma il giovane. Ed il rapporto con l’ambiente? «Il nostro impegno su questo fronte è molto forte, curiamo l’azienda in modo da contenere al massimo le emissioni di Co2, ma anche trasformando il carro miscelatore da combustibile fossile a energia elettrica».


«Abbiamo anche pensato al biologico, afferma ma le difficoltà che incontriamo son particolarmente di ordine economico, il trasporto del latte biologico separatamente comporta un costo di 12 cent a kg contro i 7 del latte prodotto in modo integrato ed il mercato aldilà delle belle parole non riconosce la differenza di costi. Il latte viene conferito alla Latte Trento della quale l’azienda è uno dei più grandi conferitori, puntando sempre sul latte alta qualità. La retribuzione media dell’ultimo anno è stata di 0,60 euro/kg. Certo, sottolinea, è molto impegnativo perché ogni tre mesi c’è un controllo sul benessere animale e su tutta la filiera».
 

Edoardo, nonostante il forte impegno in azienda fa parte del corpo Vigili del fuoco volontari del paese, anche per riconoscenza, in quanto quando è successo l’incendio sono stati molto professionali e tempestivi. “Durante l’inverno precisa Edoardo, mi piace molto andare a sciare con gli amici”.

E cosa dicono della tua scelta? «Che sono stato matto ma poi tutti hanno a che fare con il comparto zootecnico. A Covelo, pur essedo un piccolo paese, ci sono altri 2 giovani allevatori».













Scuola & Ricerca

In primo piano