Defibrillatori nei rifugi
Raccolta fondi con il libro di Dorigoni sulla rinuncia alla vetta
TRENTO. L’arresto cardiaco rappresenta la terza causa di morte: in Trentino si registrano 500 casi all’anno, 1 caso ogni 1000 residenti (300 gli interventi del servizio di emergenza del 118) per questo evento cardiologico, che se non trattato con tempestività può portare rapidamente alla morte. Nell’80% dei casi c’è qualcuno vicino a chi viene colpito da arresto cardiaco e se la persona che assiste sa che cosa deve fare si può anche riuscire a salvare una vita. A riferire questi dati è il dottor Alberto Cucino, medico rianimatore, durante l’incontro di mercoledì sera al Muse nel corso della serata di promozione del volume di Massimo Dorigoni “Montagne senza vetta”.
Gli introiti della vendita del libro, che rientra in un progetto del “Tavolo della Montagna”, composto da Accademia della Montagna, Sat, Guide Alpine del Trentino, Soccorso Alpino del Trentino, Associazione Rifugi e Maestri di sci, saranno devoluti all’acquisto di defibrillatori da installare nei rifugi.
«La montagna prosegue in dottor Cucino – è considerato un ambiente difficile dal punto di vista medico, l’ossigenazione diminuisce, si respira a fatica, il vento aumenta lo sforzo e favorisce la disidratazione mettendo il cuore sotto sforzo. Chi sale in montagna dalla città, conducendo uno stile di vita sedentario, spesso non valuta con scrupolo questi fattori ed il rischio di eventi cardiaci sale in modo esponenziale. Ecco perché è importante la diffusione dei defibrillatori, fermo restando che la prima cosa da fare è chiamare il 112». Alla serata di mercoledì hanno partecipato alcuni alpinisti e professionisti della montagna dei 21 in totale che con le loro testimonianze hanno permesso che vedesse la luce questo progetto editoriale ideato per ribadire il valore di una rinuncia ad una impresa alpinistica quando la stessa può mettere a repentaglio la propria vita, oltre alla vita dei compagni di cordata. Ne hanno parlato, trasmettendo al pubblico le proprie esperienze Franco Nicolini, Sabrina Tamanini, Lorenzo Inzigneri, Andrea Zanetti, Mauro Loss, Caterina Mazzalai e Rolando Larcher. «Il libro ha già venduto 1.000 copie – ha riferito Mauro Mazzola della Sat - con il quale sarà possibile acquistare i primi 10 defibrillatori. Tredici le serate organizzate nel 2018 per promuovere il progetto, con qualche appuntamento che nel 2018 andrà fuori provincia». Iva Berasi, direttrice di Accademia della Montagna, ente finanziatore della stampa del libro, ha quindi invitato due studenti dell’Istituto di Alta Formazione Grafica Artigianelli ad illustrare le tre proposte per il logo del “Tavolo della Montagna” che i presenti hanno votato, scegliendo il logo vincitore.