Cubiste in palestra, il giallo dello spogliarello
I sindaci di Lamon e Castel Tesino indignati: ci sarebbero stati dei nudi integrali alla presenza di minorenni
LAMON. «Ritengo di dover orientare la mia attività di sindaco anche in direzione della tutela di un adeguato ruolo della donna. O forse mi si chiede di limitarmi a una morale solo proclamata e non praticata?». E' questa la domanda che il sindaco di Lamon, Vania Malacarne, si pone dopo l'incidente diplomatico ormai consumato con la società di calcio a cinque Lamon-Tesino, la squadra che il 29 dicembre scorso ha organizzato una festa con cubiste nella palestra comunale.
Festa attorno alla quale aleggiano diversi sospetti e fioriscono cronache che sconfinano nel leggendario. Le cubiste si sono spogliate? C'erano minorenni? E le autorizzazioni? Le versioni, come spesso accade in questi casi, sono discordanti. Di certo, quella arrivata in orecchio all'esecutivo è la peggiore. Da qui la presa di posizione netta del sindaco, che accanto ai colleghi del Tesino presto arriverà a un documento congiunto. A volerlo è il sindaco di Castello Tesino.
Le premesse. E' il 29 dicembre quando la società organizza, a margine del memorial Daniel Tollardo, una festicciola in palestra. Secondo la versione degli organizzatori ci sono 42 tra ragazzi e ragazze, snack vari, birra, ma soprattutto due cubiste discinte. Nelle ore successive, in municipio arrivano diverse segnalazioni. Qualcuno parla di nudi integrali davanti a ragazzi minorenni.
E' il 4 gennaio quando l'amministrazione "biasima" ufficialmente il comportamento dei calciatori. All'indomani nessuno degli amministratori - né lamonesi, né tesini - si presenta alle premiazioni del torneo.
Malacarne all'attacco. Il sindaco parte dall'importanza del torneo per i teen-ager lamonesi: «Gli impianti sportivi», sottolinea il primo cittadino, «sono gestiti dalla società Mix SL, che ne regolamenta l'uso in base alle regole a cui tutti gli utilizzatori sono soggetti. Proprio al Mix SL anche il calcio a 5 doveva rivolgersi per le autorizzazioni». Cosa che, si legge fra le righe, non è stata fatta. Malacarne ricorda di aver dato l'ok al torneo perché è una esperienza «collaudata e apprezzata da tutti».
Detto questo, il sindaco ricorda che «gli spazi pubblici sono a disposizione di tutti per la diffusione di valori, quali la cultura, lo sport e l'arte e più in generale l'educazione alla vita». Compito ostico soprattutto se «riguarda i giovani»: «Noi amministratori ci sentiamo tenuti a non trattare con superficialità ciò che ci viene sottoposto, ad approfondire e ricercare il significato vero delle cose a tutela non solo dell'interesse lamonese ma anche delle sue componenti più fragili».
Fiesta poco innocente? Riguardo alla festa Malacarne parla di un «fatto presentato come compiuto» e che ha sollevato le proteste di più cittadini: «Abbiamo registrato un'offesa al senso comune», dice il sindaco.
Malacarne non entra nel merito e parla di una festa che «non è stata così innocente perché non adeguata allo spazio pubblico in cui si svolgeva»: «Anche per questo in totale accordo con le amministrazioni del Tesino siamo giunti a una convinta disapprovazione del tipo di spettacolo. Siamo consapevoli», prosegue il sindaco, «che i giovani possano gradire questo tipo di offerta, ma non possiamo pensare che vada bene tutto purché si faccia qualcosa a Lamon».
Non manca un interrogativo: «E che dire della memoria di Daniel Tollardo, giovane e ancora compianto ragazzo lamonese vittima di un incidente sul lavoro a cui il torneo è intitolato?».
"Nessuna morale". Dopo aver illustrato la giornata che si è tenuta il 5 gennaio a Pezzè per la presentazione della nuova società di atletica - evento a cui hanno partecipato bimbi e famiglie - Malacarne chiarisce di non essere una bacchettona: «Personalmente non mi considero una persona dotata di eccezionali doti morali, semplicemente mi ritengo una donna, prima ancora che un sindaco, progressista, libertaria e democratica, senza incertezze sul confine tra il pubblico e il privato e sul valore e sulla bellezza del corpo femminile e delle sue espressioni».
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