paolo burli alla presidente mattarei 

«Cooperatori significa stare dalla parte dei più fragili»

TRENTO. Paolo Burli, già segretario della Cgil, presidente e socio di alcune cooperative non ha gradito le parole di Marina Mattarei presidente della Federazione cooperative e come gesto di presa di...



TRENTO. Paolo Burli, già segretario della Cgil, presidente e socio di alcune cooperative non ha gradito le parole di Marina Mattarei presidente della Federazione cooperative e come gesto di presa di distanze consegna una targa ricordo che gli era stata consegnata in segno di apprezzamento per il suo lavoro svolto in alcune realtà e si autosospende da socio. «Mi riconosco - scrive in una lettera aperta - da sempre nei valori di solidarietà, mutualità e attenzione agli altri che contraddistinguono il vivere cooperativo. Io in quei valori credo ancora, credo che oggi siano più che mai attuali. Per questa ragione sono rimasto profondamente colpito e amareggiato nel leggere le sue parole: ho avuto l'impressione che per lei quelle parole siano soltanto parte dell'arredamento. Ho letto e riletto, incredulo, quanto lei afferma in merito alla questione "accoglienza". Quando parla di "buoni e di "cattivi" senza voler davvero entrate nella complessità della questione. Perché vede, presidente, la carta dei valori della cooperazione trentina non è neutra. Tutt'altro. È molto, molto, di parte: essere cooperatori significa essere dalla parte dei più fragili, di chi è più in difficoltà. Significa tendere una mano a chi resta indietro... Per arrivare tutti, nessuno escluso!».













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