Centri storici a rischio degrado: un convegno spiega come salvarli

«Riportiamo il nostro cuore nel centro storico» è il tema del convegno organizzato sabato alle Terme di Comano dal Lions club Tione Valli Giudicarie Rendena



TERME DI COMANO. «Non abbandonare i centri storici al degrado è un obiettivo culturale ed etico, architettonico e turistico». Lo dice Luciano Azzolini ed è un po' il manifesto del convegno «Riportiamo il nostro cuore nel centro storico».

L'appuntamento è per sabato, dalle 9.30, nella sala congressi alle Terme di Comano, l'organizzazione è del Lions club Tione Valli Giudicarie Rendena, di cui Azzolini è cerimoniere. Al convegno sono attesi tecnici e amministratori, rappresentanti delle categorie economiche. Il punto di partenza è una panoramica che non regala ottimismo: «Il degrado e la scarsa vocazione al recupero dei centri storici sono diffusi - dice Azzolini - E' vero che, dove c'è stata attenzione alle tradizioni edilizie e abitative, si sono raggiunti risultati eccellenti nelle ristrutturazioni e nel rilancio dei nuclei urbani, ma è vero soprattutto che sono state urbanizzate le periferie (con indubbi vantaggi) e che è l'ora di riportare appunto il nostro cuore in centro».

Non siamo proprio all'anno zero, perché borghi come Rango, San Lorenzo in Banale, Mezzano e Canale di Tenno fanno scuola in fatto di recupero edilizio e perché, indica Azzolini, «con la finanziaria 2010 la Provincia è intervenuta, ma adesso si tratta di snellire anche le pratiche burocratiche e abbattere gli ostacoli urbanistici e tecnici in generale che allontanano dai centri storici e frenano la loro rinascita». E, così facendo, rischiano di disperdere un patrimonio e di creare una sorta di "doppio Trentino", quello dei paesi abbandonati, accanto a quello che esibisce in copertina «sci, laghi e sentieri spettacolari».

Stridente a livello di immagine, e allora un convegno suggerirà come innescare una nuova tendenza. (f.d.d.)













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