Cavalese, 104 motociclisti controllati dai carabinieri
Oltre una decina le multe, soprattutto per l'invasione della corsia opposta. Verifiche sulle targhe alterate
CAVALESE. Giro di vite dei carabinieri nei confronti dei motociclisti indisciplinati. I militari della Compagnia di Cavalese, nell’arco del fine settimana appena trascorso e nei giorni immediatamente successivi, hanno condotto dei mirati e prolungati controlli, anche con l’ausilio di “telelaser” sulla Ss 612, e sulla Sp. 71 della valle di Cembra.
Ben 3 le pattuglie impiegate, 104 i motociclisti controllati, soprattutto nell’arco del fine settimana. I controlli si sono concentrati soprattutto nella verifica della documentazione del motociclo, posizione ed inclinazione della targa, controllo della velocità ed eventuale non rispetto della segnaletica orizzontale e verticale (divieto di sorpasso).
Più di 10 sono state le altre infrazioni rilevate nel corso dei controlli, tra le più frequenti il superamento della striscia continua di mezzeria e quindi l’invasione dell’altra corsia e la velocità pericolosa non adatta alle condizioni ed alla visibilità della strada.
Proprio i carabinieri di Cavalese ricordano come sia vigente in tutti i passi dolomitici della provincia di Trento il limite di 60 km/h e come lo stesso sia ben segnalato nei diversi tratti stradali interessati dal limite. I militari rammentano inoltre, visto l’aumento delle targhe alterate o poco leggibili, che il codice della strada prevede che la targa debba essere perfettamente leggibile di giorno e di notte, fissando nel limite di 30° l’inclinazione massima dalla perpendicolare del piano stradale.
Proprio in merito a tale infrazione le sanzioni sono particolarmente aspre per chi manomette od altera la targa: si va infatti oltre alla denuncia penale ed alla sanzione pecuniaria anche al fermo amministrativo del motociclo per tre mesi, se la condotta è reiterata si arriva anche alla confisca del mezzo. In merito a tale infrazione, un uomo residente a Padova, è stato condannato dal Tribunale di Trento, alla pena della reclusione di due mesi, sostituita con una multa di 14.000 euro e la confisca del motociclo, proprio per aver circolato nelle strade trentine con la targa della propria moto alterata.
I controlli , continuano gli uomini della Compagnia di Cavalese, continueranno per tutto il periodo estivo ed interesseranno tutti i passi dolomitici di competenza.