Casermetta in piazza Dante il Comune tira dritto 

Gilmozzi non ha dubbi, nonostante le critiche dei consiglieri della circoscrizione: «Lunedì si approva in giunta e dopo l’ok dalla Provincia, partiranno i lavori»


di Sandra Mattei


TRENTO. Critiche sui costi e sulla sua utilità, non fermano la giunta comunale che sul presidio in piazza Dante tira avanti. Del resto, quella casermetta che sorgerà tra il listone ed il monumento a Dante e che dovrà essere una sorta di quartier generale delle forze dell’ordine sul territorio, è stata votata all’unanimità in consiglio comunale. Si tratta del ”pacchetto” che il governatore Ugo Rossi ha finanziato con il concorso per l’assunzione degli agenti antidegrado, concorso per 14 posti a tempo indeterminato che è in svolgimento.

L’assessore ai lavori pubblici Italo Gilmozzi non ha dubbi: «Certo, andiamo avanti. Lunedì il progetto andrà in giunta e poi passerà alla provincia per l’ok definitivo. Se ci preoccupano le critiche? Ma i soldi sono quelli che la giunta provinciale ha già stanziato (250 mila euro, ndr.) e ci sono state delle varianti in corso al progetto per inserire nel presidio sistemi informatici, cablare la struttura. Non si tratta di un deposito di cassette di mele, insomma. Ci vogliono anche i vetri antisfondamento ed una serie di elementi tecnologici per collegarsi alle centrali delle forze dell’ordine. Dopo il passaggio in Provincia, il progetto può partire». La casermetta, secondo il progetto realizzato dallo studio “ artearchitettura” avrà una superficie di 20 metri quadrati circa, costruita con lamiera forata e vetro, perché il risultato deve essere una struttura spartana, fatta di materiali poveri ed aperta al territorio. Avrà due locali per ospitare le forze dell’ordine sia gli agenti della polizia locale che carabinieri e polizia ed un altro interno che dovrà servire agli accertamenti e riconoscimenti dei fermati. L’obiettivo è quello di dare un ulteriore segnale di presenza delle forze dell’ordine, per rendere più sicura e vivibile la piazza che è sempre a rischio.

Eppure, nonostante il progetto vada in direzione della maggiore sicurezza, quest’ultimo non è stato accolto con entusiasmo nemmeno dalle opposizioni. Il consiglio della circoscrizione Centro storico Piedicastello, riunito la settimana scorsa, ha espresso non poche perplessità in proposito tanto da sospendere il giudizio.

«Il parere non è stato dato - precisa il presidente della circoscrizione Claudio Geat - perché la maggioranza dei presenti si è astenuta (6, 4 contrari e 1 a favore). La critica maggiore è stata avanzata per il costo, quindi anche gli esponenti della maggioranza non sono convinti della bontà dell’operazione. I più critici sono i rappresentanti dell’opposizione, che hanno votato contro, perché sostengono che è un provvedimento calato dall’alto, al quale il sindaco si è adeguato».













Scuola & Ricerca

In primo piano