il caso

Campiglio, multati tre sci alpinisti

Fermati dalle forze dell’ordine mentre salivano verso il Grostè in barba ai divieti



PINZOLO. Se la voglia di discese sci ai piedi cresce in proporzione ai chilometri di piste aperte, quella da salita con le pelli di foca non è certo da meno. Ieri mattina sulla pista Fortini tre sci alpinisti sono stati fermati dalle forze dell’ordine durante la salita verso il Grostè e sono stati quindi sanzionati. «Dispiace – ha commentato con una certa preoccupazione Francesco Bosco direttore della Società Funivie Madonna di Campiglio e presidente Anef (associazione impianti a fune) – mai si vorrebbe sanzionare chi viene a fare turismo con l’intento di cercare appagamento e gratificazione dagli sport invernali nelle nostre località. Del resto se il primo giorno di apertura ufficiale di una stagione in cui si scia solo su tracciati di neve programmata e non esiste fuori pista, come accade in condizioni di neve naturale, siamo già costretti a intervenire, non oso immaginare in che situazione potremmo trovarci i giorni prossimi, in presenza di flussi importanti grazie al lungo ponte dell’Immacolata e del weekend a seguire. Oltretutto solitamente gli sci alpinisti partono al tramonto, appena chiudono gli impianti, anche in questo caso violando regole e divieti, in quanto se non ci sono sciatori in pista ci sono comunque i mezzi battipista al lavoro, mentre gli sci alpinisti sanzionati ieri salivano con le piste aperte creando occasioni di pericolo molto rilevanti per loro stessi e per gli altri». È possibile secondo la sua esperienza che qualcuno ignori la presenza di divieti e le disposizioni di legge? «Su ogni pista noi abbiamo posizionato una segnaletica perfettamente visibile – dichiara Bosco – inoltre c’è una legge nazionale, la 363, che parla molto chiaro, pare improbabile che possa verificarsi carenza di comunicazioni e informazioni». Ma la questione è sempre un’altra, al di là dei divieti, spesso vengono ignorati deliberatamente, c’è l’eterno scontro ideologico tra due filosofie, tra sci alpinisti e discesisti. In mezzo i gestori di tutto quanto il circo bianco che ovviamente sono dalla parte dei loro clienti, ma che al contempo, essendo concessionari di un bene che gestiscono, devono anche garantire la sicurezza di tutti. E in questi giorni con le lingue di neve su cui si riverseranno migliaia di sciatori, sul discorso sicurezza le ansietà sono comprensibilmente alte. Alla fine dunque si parte anche senza neve naturale, a Madonna di Campiglio e da oggi anche a Pinzolo, ma che si tratti di sciatori o sci alpinisti, l’attenzione, la prudenza e il rispetto delle normative, rimangono buone pratiche per stare alla larga dal pronto soccorso rovinandosi la stagione. (e.b.b)













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