Campel chiuso un anno: il rifugio sarà ristrutturato
Dal primo gennaio 2013 serrande abbassate per alcuni lavori interni. Lo storico gestore Dorigatti: «Intanto mi fermo, poi vedremo se continuare»
TRENTO. Quanto sono piacevoli i pranzi al rifugio Campel di Villamontagna. Non sarà cucina stellata, ma i prezzi sono onesti, l’accoglienza sempre simpatica e alla mano e - soprattutto - la vista su Trento mozzafiato. Se in più ci mettiamo che per raggiungerlo, dalla città bastano 10 minuti scarsi di macchina, ecco spiegato perché il Campel - negli anni - è diventato la “pausa pranzo” preferita da chi lavora in città, siano essi studenti, operai, commercialisti o avvocati che - infatti - affollano i tavoli baciati dal sole. Purtroppo, però, il Campel sta per abbassare le serrande. Alla fine dell’anno, infatti, il rifugio verrà chiuso e lo resterà per tutto il 2013 a causa di alcuni lavori di ristrutturazione interna decisi dal Comune di Trento, proprietario delle mura. Da oltre 25 anni, gestore del locale (dato in comodato agli alpini che riscuotono il canone) è Stefano Dorigatti che insieme alla famiglia manda avanti “la baracca” con impegno e costanza.
La decisione del Comune è stata una sorpresa (non così gradita) anche per lui, benché sia lui stesso a riconoscere la necessità degli adeguamenti interni: «L’amministrazione - spiega - ha assicurato che i lavori dovrebbero essere conclusi in 6-8 mesi, ma dal punto di vista fiscale a me non conviene riaprire solo per quattro mesi e dunque - in accordo con l’amministrazione - Dorigatti ha deciso di prendersi un anno “sabbatico” permettendo così al Comune di poter concludere senza affanni la ristrutturazione. Che ne sarà poi del rifugio una volta riaperto? Dorigatti non esclude nulla: «Io spero e mi auguro di poter tornare qui, ma molto dipenderà dalle nuove condizioni economiche che mi verranno sottoposte dagli alpini. Intanto aspettiamo e ci guardiamo intorno» - dice sorridente, mentre sparecchia i tavoli soleggiati dopo il consueto assalto domenicale.