«Bull» Benini, l’omaggio negli Usa

Emigrato da Tenno, è diventato un eroe: gli hanno dedicato una portaerei



TENNO. A un anno dalla scomparsa di Alcide Benini, detto “Bull” ossia toro, importante avvenimento nel porto di Norfolk. Si tratta della dedica sulla portaerei americana “Uss Bataan” proprio al “Bull” Benini, emigrato tennese in terra americana, destino comune a molti trentini.

Alcide “Bull” Benini è morto a 93 anni, il 16 Aprile dello scorso anno. Era nato a Cologna di Tenno il 15 ottobre del 1921. Emigrato in America nel 1929 per andare a lavorare in miniera col padre. È stato seppellito con gli onori militari solenni nel cimitero di Arlington e il Museo dell’ “Usa combat control” gli ha dedicato un padiglione.

Ma nelle scorse settimane il suo ricordo è stato rimarcato grazie all'intitolazione apposta sulla fiancata della portaerei Usa, che tra l'altro porta il nome della famigerata “marcia di Bataan”, massacrante trasferimento narrato nei libri di storia. Lunga 120 chilometri, fu fatta intraprendere dai giapponesi a circa 80.000 tra prigionieri filippini e americani, costretti a camminare morendo a migliaia fino al luogo della prigionia. Bull Benini sopravvisse a questa devastante marcia divenendo così un eroe nazionale.

Racconta il cugino Gino, che vive a Gavazzo: «Alcide disse al padre che si voleva arruolare. Però non mandatemi a combattere in Europa contro gli italiani, disse al momento della firma. Sono miei compatrioti, mandatemi contro i giapponesi»

La storia di Alcide «Bull» Benini è raccontata in un documentario in collaborazione col Museo Storico di Trento di prossima programmazione.

(g.ri)

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