Borse di studio, stanziati 2 milioni in più
La Provincia punta all’aumento dei laureati: amplia la soglia dell’Isee e aiuta il risparmio delle famiglie
TRENTO. «L'obiettivo è quello di raddrizzare la curva del numero di studenti che proseguono gli studi post-diploma», così l'assessora all'università e ricerca Sara Ferrari ha aperto la conferenza stampa ieri al palazzo della Provincia. La Provincia infatti ha deciso di fare un importante sforzo a livello economico per aumentare la platea delle borse di studio universitarie. Dal prossimo anno accademico saranno ben 350 gli studenti in più a beneficiare del servizio. Per arrivare a questo risultato è stata ampliata la soglia dell'Isee da 21.500 a 23.000 euro, limite massimo previsto dai livelli essenziali delle prestazioni (Lep). «Abbiamo individuato un incentivo per le famiglie che costruiscono un risparmio per i propri figli negli anni delle scuole superiori», ha aggiunto l'assessora. Infatti, anche se la famiglia si trova in una situazione Isee superiore ai 23.000 euro, al momento dell'iscrizione all'università il ragazzo potrà godere comunque di un contributo che può arrivare fino al doppio di quanto risparmiato. Lo studente può accedere a tale contributo a condizione che abbia effettuato l'accumulo di capitale entro il 31 agosto di ogni anno. Il direttore dell'Opera Universitaria Paolo Fontana ha inoltre precisato che mentre con il sistema Icef la media per studente era di 1800 euro, con l'introduzione del sistema Isee dello scorso anno la borsa media per studente è aumentata a 2800 euro. Questo significa che nel giro di tre anni ci vorranno delle risorse importanti: la spesa media sarà di 8 milioni di euro, due in più rispetto agli anni scorsi. Il rettore Paolo Collini ha aggiunto: «Vogliamo migliorare la qualità dei servizi allo studio, ma anche quelli per lo sport e la cultura. L'obiettivo comune è quello di offrire agli studenti i migliori servizi possibili». Un importante passo avanti è già stato fatto con la costruzione del Sanbapolis, i cui impianti sportivi e culturali sono frequentati da circa 40 mila universitari. Presente anche il presidente del consiglio degli studenti Federico Crotti, che ha sottolineato il lavoro svolto da ogni singola istituzione per arrivare a tale risultato: «Questi piccoli cambiamenti garantiscono l'istruzione a più ragazzi, offrendo loro la possibilità di costruirsi un futuro migliore».
Sofia Corradi
Benedetta Pedrolli
Giacomo Degasperi