Automobilista multato picchia una vigilessa
Torbole, l’uomo aveva posteggiato in Ztl. L’agente in ospedale: ferita al braccio Berti, comandante della polizia locale: «Sulla strada sempre più cattiveria»
TORBOLE. Un gesto tanto inconsulto quanto improvviso. Un trentino di 45 anni alcune sere fa ha aggredito una vigilessa del corpo di polizia locale dell'Alto Garda e Ledro, afferrandola e strattonandola violentemente per un braccio, tanto che l'agente è stata costretta a chiedere l'intervento del 118: trasportata al pronto soccorso dell'ospedale di Arco, le è stata riscontrata una lesione al braccio con un prognosi di 8 giorni. A questo si somma lo shock per l'aggressione.
L'episodio è avvenuto nel fine settimana nel centro storico di Torbole, in via don Gioppi, a due passi dalla caserma dei carabinieri. L'agente era in compagnia di una collega (entrambe sono stagionali), erano quasi le 21 e insieme stavano pattugliando l'area ricompresa nella Ztl. Una serata fino a quel momento tranquilla. Ad un certo punto le due vigilesse hanno incrociato un furgone posteggiato senza autorizzazione nella zona a traffico limitato. Inevitabile la sanzione, visto che il proprietario era privo dell'autorizzazione per l'ingresso nella Ztl. Sul posto è arrivato il proprietario del furgone, cui è stata contestata la violazione. All'improvviso – e davanti a parecchi testimoni – il quarantacinquenne ha perso la tramontana ed ha afferrato il braccio della vigilessa che stava scrivendo il verbale, facendo compiere una torsione allo stesso. La collega ha immediatamente chiamato la centrale operativa della polizia locale e in pochi minuti sul posto sono arrivati i colleghi del primo intervento.
Fortunatamente l'automobilista è subito rientrato in sé, ma sul posto è dovuta intervenire l'ambulanza del 118 per prestare soccorso alla vigilessa: oltre al dolore al braccio, era visibilmente scossa, così come la collega che ha assistito alla scena (anche quest'ultima è rimasta poi a casa due giorni per riprendersi dallo shock). L'automobilista responsabile dell'aggressione è stato identificato e denunciato a piede libero per resistenza e lesioni (tutto sommato gli è andata bene: in molti casi analoghi scattano immediate le manette).
Il comandante della polizia locale, Ivano Berti, registra con amarezza un aumento dell'aggressività nei confronti delle divise: «Capita sempre più frequentemente di dover denunciare persone che aggrediscono gli agenti della polizia locale, ma normalmente gli attacchi sono verbali, non certi fisici».
Solidarietà è stata espressa alla vigilessa e alla polizia locale dal presidente della Comunità di valle (cui fa riferimento il corpo), Salvador Valandro: «I rapporti tra cittadini e forze dell'ordine devono essere improntati alla massima collaborazione», ha detto Valandro. «Un episodio persino difficile da commentare - ha invece detto Luca Civettini, sindaco di Nago-Torbole con alle spalle tante stagioni trascorse con la divisa della polizia locale – era una situazione “normale”, con una violazione palese. Un'aggressione inconcepibile e deprecabile». ©RIPRODUZIONE RISERVATA