Autobus, il ritorno del «biglietto famiglia»
Si viaggia fino in sei e si paga per due sui pullman del servizio extraurbano
TRENTO. Con una delibera a firma dell'assessore Mauro Gilmozzi, è stato reintrodotto, a partire da ieri, il «biglietto famiglia» sui percorsi extraurbani del servizio trasporti della Provincia. E' riservato a nuclei di persone con due adulti e fino a quattro minorenni, per un totale massimo di sei persone. L'agevolazione, che si aggiunge a quelle analoghe già presenti sui servizi urbani, costituisce un ulteriore tassello per facilitare l'uso dei servizi pubblici e viene introdotta, anche simbolicamente, in occasione della settimana europea della mobilità. «Una misura - ha detto l'assessore Gilmozzi commentando l'approvazione della delibera - che si inserisce in un quadro complessivo che vede la Provincia impegnata fortemente a sostenere la mobilità delle famiglie».
Si tratta di una tariffa pensata per le famiglie numerose, in quanto consente a nuclei famigliari di sei persone di viaggiare al costo di due biglietti di corsa semplice. «Sono oramai a tutti noti - ha spiegato l'assessore Mauro Gilmozzi - i benefici della "tariffa famiglia studenti Icef", che ha visto oltre 48.000 alunni e studenti coinvolti nell'anno scolastico 2012/2013, corrispondenti a circa 35.000 famiglie, con un pagamento medio a studente pari a circa 70 euro annui, come pure è consolidata la regola per cui i bambini sotto il metro viaggiano gratis sui mezzi del trasporto pubblico. Non va nemmeno dimenticato - ha proseguito Gilmozzi- l'accesso gratuito ai bus urbani per i passeggini dopo le 9 del mattino e senza limiti di orario nei giorni festivi».