Apre il mercato, assalto alle bancarelle

Tantissima gente entusiasta ma anche qualche mugugno da parte degli ambulanti «storici» di viale delle Palme


di Gianluca Marcolini


ARCO. Il banco delle fragole è stato letteralmente preso d'assalto, costringendo i produttori, la famiglia Mosca di Riva, a fare continuamente la spola con il magazzino per rifornirsi di cestini di frutta, messi in vendita ad un euro ciascuno.

Ma tutti i coltivatori che hanno debuttato, ieri mattina, al primo mercato contadino dell'Alto Garda sono tornati a casa particolarmente soddisfatti dopo la loro giornata di lavoro. Stavolta, all’inaugurazione dell’iniziativa (del tutto inedita per la Busa), oltre ai politici hanno preso parte anche molti cittadini, mossi dalla curiosità per questa sperimentazione fortemente voluta dall'amministrazione comunale di Arco e che sabato verrà bissata in quel di Dro.

L'assessore al commercio Roberto Bresciani – ideatore e promotore – ha concesso poco al cerimoniale, giusto il tempo di un taglio del nastro e di qualche discorso delle autorità presenti, compresi i vertici della Coldiretti che hanno affiancato il Comune nell'operazione. Poi tutti liberi a gironzolare fra le bancarelle, mirando e rimirando i prodotti esposti, chiedendo informazioni ai vari contadini e quindi acquistando e riempendo le borse della spesa con i formaggi caprini dell'azienda Dosila, le lucaniche e lo speck di Vitale Grosselli della Valle di Cavedine, le piante da frutto e i fiori del rivano Giorgio Planchenstainer, le confetture di Roberto Gostner prodotte a Drena, i vini e l'olio della cantina Madonna delle Vittorie di Linfano, la verdura biologica di Maso Redont e i prodotti di Germano Bernardi di Calavino.

Il mercato contadino sarà presente ad Arco, sull'area dell'ex tennis, tutti i mercoledì mattina (esclusi i festivi). Con il passare delle settimane, man mano che la stagione dei raccolti si intensificherà, aumenterà anche il numero degli espositori. «Abbiamo pensato a questo luogo come ad una ad piazzetta dei sapori – ha commentato soddisfatto l'assessore Roberto Bresciani – che vivrà di vita propria grazie alla presenza dei produttori. Il debutto è andato bene, come dimostra la folla che è intervenuta, turisti compresi. Più gente si riesce ad attirare meglio è per tutti». Una risposta, questa, ai mugugni degli ambulanti dell'attiguo mercato tradizionale di viale delle Palme, trovatisi improvvisamente a doversi confrontare con nuovi concorrenti. «Il mercato contadino deve essere una sorta di centro commerciale a cielo aperto - ha concluso l'assessore - dove chi viene a fare la spesa trova tutto quello che cerca, dal pollo allo spiedo alle piante officinali. Bisogna creare una rete fra le bancarelle, altrimenti non ci sarà mai gara con i supermercati».

Altri mugugni, stavolta provenienti dalla gente, sono stati indirizzati verso il prezzo di alcuni prodotti (non tutti) in vendita sulle bancarelle. «Ma la qualità ha un costo - la replica di un arcense intento nello shopping alimentare - e alla fine se un formaggio è buono e genuino lo sforzo vale la pena».

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