Anarchici, arrestato Passamani
Blitz della Digos di Trento contro lo storico leader trentino. Ai domiciliari Daniela Battisti
TRENTO. Operazione della Digos di Trento, coordinata dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione, contro un gruppo anarchico insurrezionalista. Arrestato con l’accusa di associazione sovversiva Massimo Passamani, attivo anche in Val di Susa nelle proteste No Tav. Arresti domiciliari per la militante Daniela Battisti. Nell’operazione, ancora in corso, sono impiegati circa 50 uomini della polizia.
Sono state fatte perquisizioni in due centri anarchici a Trento ed a Rovereto ed in una decina di abitazioni di militanti tra le fila degli anarchici trentini. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati oggetti e documentazioni di interesse investigativo.
Passamani era destinatario di un foglio di via per manifestazioni legate alle proteste contro il Tav, emesso dalla Questura di Torino. È quanto si apprende da fonti investigative torinesi. Passamani, dopo l’emissione del provvedimento, era comunque stato notato in diverse occasioni in Valle di Susa; a metà luglio, per esempio, prese parte a una dimostrazione al Sestriere davanti a un albergo che ospitava le forze dell’ordine di stanza al presidio del cantiere di Chiomonte. I funzionari della Questura ne stanno vagliando le condotte.
L'operazione è scattata alle sei. Una cinquantina di agenti della Questura di Rovereto, della Digos e della Questura di Trento hanno controllato le abitazioni di anarchici del Gait e due sedi del movimento, a Trento e Rovereto. Alcuni degli indagati sono stati rintracciati in abitazioni diverse rispetto al loro domicilio. Durante l’operazione sono state sequestrate mazze in legno, manganelli, una sorta di alabarda artigianale, coltelli a serramanico, maschere antigas, caschi e materiale infiammabile. Vi è poi del materiale informatico che ora sarà analizzato dagli inquirenti.
Nei tre anni d’indagine, dal sei ottobre 2009 al 21 agosto di quest’anno - ha chiarito il Questore di Trento Giorgio Iacobone -, sono stati ascoltati o esaminati dalla questura quasi 149mila contatti telefonici, 10.000 contatti ambientali, 18.000 comunicazioni telematiche, 14.000 dati Gps e 92.000 ore di video. Tra gli episodi contestati anche gli attentati alla Freccia d’Argento, ultimo dei quali - ha ricordato il Questore - avvenuto lo scorso 12 maggio a Rovereto.