«Alla guida del bus con la banda»
Saltori, tornato alla guida dopo anni, è stato accompagnato dall’Inno
TRENTO. È stato senza dubbio un weekend complesso e senza precedenti quello che la Trentino Trasporti ha dovuto affrontare dall’11 al 13 maggio, quando per la prima volta ha offerto a turisti e cittadini di Trento un servizio sull’arco di tutte le 24 ore, con frequenze potenziate e percorsi modificati per l’occasione. Nell’incontro di ieri Andrea Saltori, caposervizio della Trentino Trasporti, ha spiegato come tanti autisti, per essere di maggior aiuto, hanno deciso autonomamente di lavorare per più turni, a dimostrazione di come la manifestazione abbia evidenziato il desiderio di cooperare da parte di tutti. Dopo tanti anni da caposervizio, inoltre, Saltori è tornato alla guida di un autobus come ha raccontato: «Pensavo che in determinate situazioni, diciamo di panico, fosse meglio qualcuno in meno che comanda e qualcuno in più che fa parco autisti. All’inizio avevo tanta tensione, ma la disinvoltura è tornata dopo pochi chilometri alla guida». Nel corso del suo weekend, che lo ha portato a guidare anche più di 10 ore nella giornata di sabato, è anche capitato un episodio molto particolare. «Su una corsa - ha raccontato Saltori sorridendo - è salito un gruppo di alpini francesi in uniforme con il basco nero ed un gruppo di alpini piemontesi con gli strumenti da banda. I francesi hanno iniziato ad intonare la marsigliese e dopo poche note gli italiani gli sono andati dietro con gli strumenti. Terminata la marsigliese, dopo qualche applauso, gli italiani hanno iniziato a suonare con gli strumenti l’inno di Mameli ed i francesi cantavano a squarciagola, per ritmare ancora meglio si sono messi a saltare, tanto che ho dovuto rallentare fino a passo d’uomo per non perdere il controllo del mezzo. Un momento emozionantissimo». (l.d.d.)