Addio a Gianni Ciurletti, padre dell’archeologia trentina 

Cultura in lutto. L’ex soprintendente è morto a 71 anni, domani a Civezzano il funerale Il ricordo di Franco Nicolis: «Grande cultura e passione, un punto di riferimento per tutti noi»



Trento. Lutto nel mondo dell’archeologia trentina, che piange la scomparsa di Gianni Ciurletti, 71 anni, soprintendente per i beni archeologici fino al 2008 quando andò in pensione: «Protagonista del passaggio di competenze dallo Stato alla Provincia, negli anni Settanta, per noi archeologi è stato una sorta di padre, un uomo di grande cultura, passione e sensibilità per il patrimonio pubblico, che ha avuto un ruolo importante per la tutela dei beni archeologici trentini» lo ricorda Franco Nicolis, attuale responsabile dell’ufficio beni archeologici di Trento. Proprio Nicolis, nel febbraio scorso, assieme a Roberta Oberosler, aveva curato un numero speciale della rivista Archeologia delle Alpi, dedicato a Ciurletti in occasione dei dieci anni dal pensionamento, in segno di riconoscenza per il lavoro svolto.

Assieme all’assessore Guido Lorenzi (altro grande protagonista della cultura trentina, scomparso nel luglio scorso), Ciurletti visse in prima persona, all’epoca molto giovane, il passaggio di competenze dallo Stato alla Provincia autonoma di Trento per quanto riguarda la tutela dei beni archeologici: «Era il 1973 - ricorda ancora Nicolis - e si trattava di trovare una via per sostituirsi allo Stato in questo settore. Gianni Ciurletti lo fece dedicando grande attenzione ai territori, con un’impostazione orientata alla cultura diffusa, il contrario insomma del centralismo. Amava dire: “Andiamo sui territori perché è lì il nostro ufficio”. Ci mancherà molto con la sua grande cultura, ma anche con quella sua signorilità vecchio stampo e la sua convinzione (che naturalmente è anche la nostra) di lavorare per il bene pubblico».

Da sempre referente per l’ufficio tutela beni archeologici provinciali Ciurletti, assunse il ruolo di soprintendente negli anni Duemila. Volle il Museo Retico di Sanzeno e seguì con grande attenzione l’intervento allo spazio archeologico del Sass, in piazza Cesare Battisti.

Lo piangono la moglie Marica assieme ai figli Pietro e Martina: «Te ne sei andato via in un soffio, portando con te i grandi affetti familiari di una vita, la tua grande cultura, la tua passione per l’archeologia e i tuoi libri. Ti ricorderemo sempre». Il funerale sarà celebrato domani alle 11 nella chiesa di Civezzano (dove l’archeologo abitava con la famiglia) mentre questa sera alle 20, sempre a Civezzano, è prevista la recita del rosario.













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