A Ravina il presepe dei record (con castagne e vin brulè)
Marco Pedrotti ha solo 31 anni ma è ormai un punto di riferimento per la comunità: ci sono pure le arnie per le api
RAVINA. Quattro metri di superficie, 120 statuette, 70 pecore e 20 capre sono alcuni dei numeri del presepe costruito da Marco Pedrotti di Ravina nella mansarda di casa.
Trentun anni, ma da dieci la passione è quella della ricostruzione di antichi borghi e mestieri in un presepe che è diventato un punto di riferimento per tutta la comunità.
«Sin da piccolo mi è sempre piaciuto non solo costruire il mio, ma aiutare anche chi era più esperto di me. Da dieci anni ho iniziato a costruire in legno personaggi e coreografia e direi che il risultato è buono».
Per la ricostruzione su cosa di basa? «Mi piace la montagna e quando cammino mi guardo attorno. L’ispirazione la può dare un vecchio casolare, un fienile, ma anche un rudere che fotografo e poi studiò il modo migliore per riprodurlo».
Quest'anno la Natività è in una vecchia stalla con fienile e non mancano le novità: «Ho pensato di affiancare varie situazioni così c’è l’albero di cachi, il baracchino con castagne e vin brulè, ma anche un capanno da caccia e la contadina che vende le galline in una cassetta di legno».
Uno spazio è dedicato anche alle api. «Ho riprodotto le arnie e dei vasetti di miele ed il favo. L’intenzione è quella di riprodurre il più fedelmente possibile la realtà, anche nei minimi particolari. Con le luci ho preferito un'illuminazione fissa e poi giocare creando l'effetto del fuoco, piuttosto che la solita alternanza di notte e giorno».
La realizzazione che le piace di più? «L’ovile con la fontana perché l'ho immaginato così, pur non avendolo mai visto dal vero».
Il presepe di Marco Pedrotti non è aperto al pubblico, per la visite la precedenza è per parenti e conoscenti, però: «Sono molto contento se, come tutti gli anni, ci sono dei visitatori che bussano alla mia porta. Chi vuole può contattarmi sulla mia pagina Facebook oppure telefonarmi al 340 3082924».