la misura

Addetti alla sicurezza per controllare la movida a Trento: si parte

Al lavoro in centro 4 professionisti di istituti autorizzati, che controlleranno la situazione nella fascia oraria dalle 20 alle 2 di notte. L'80% del costo coperto dal Comune: 41 le serate previste



TRENTO.  Inizia questa sera alle 20 il nuovo servizio di "street tutor". Si tratta di un intervento pensato per prevenire e contrastare la cosiddetta malamovida attraverso l'impiego di personale addetto ai compiti di controllo.

Una novità che scatta a ridosso della stagione prenatalizia, caratterizzata dai mercatini e da molta vita notturna

L'amministrazione comunale ha stanziato per quest'anno 20.000 euro a copertura dell'80% delle spese.

Verranno impiegati quattro addetti professionisti di istituti autorizzati dalle 20 alle 2 di notte, secondo le indicazioni fornite dalla polizia locale: potranno muoversi tutti e quattro insieme o a coppie.

Tra i compiti di questi addetti ci sono tutta una serie di controlli preliminari alla serata, all'esterno del locale ma anche all'interno. Vincitore del bando - comunica una nota - è risultato il Consorzio Trento iniziative che ha proposto di coprire 41 serate, 6 in più di quante ne prevedeva il bando.

L'area interessata da questa sperimentazione - che durerà fino alla fine dell'anno - comprende piazza Duomo, via Santa Maria Maddalena, vicolo Santa Maria Maddalena, largo Giosuè Carducci, via Calepina oltre alle zone dei mercatini di Natale. A queste si potranno aggiungere altre vie del centro storico individuate dalla polizia locale.

(foto repertorio)













Scuola & Ricerca

In primo piano

Il bilancio

Maestri abusivi, furti di sci e spaccio: quando l'illegalità scende in pista

Nella stagione 2024-2025 in Trentino i carabinieri hanno effettuato ben 7.857 controlli, con 66 denunce e 581 sanzioni. Oltre tremila gli interventi di soccorso: la fascia più a rischio resta quella dei giovani tra 11 e 20 anni, che rappresenta oltre un quinto degli infortunati, mentre il ginocchio si conferma la parte del corpo più frequentemente lesionata (35,5% dei casi)