Trento: al Muse gli incontri per parlare di fauna, dal Trentino che fu ai giorni nostri
Un mercoledì al mese, dall’8 novembre alle 20.45 fino a maggio 2024
TRENTO. Tornano, a partire da mercoledì 8 novembre, gli “Incontri al museo per parlare di fauna”, una delle rassegne più longeve e seguite del Muse. Filo conduttore dell’edizione 2023/2024 è il rapporto fauna, umanità e natura dal passato remoto al presente. Il primo appuntamento è dedicato a una disciplina poco conosciuta, l’archeozoologia: racconti di orsi delle caverne, alci, cervi giganti, castori e lontre ci proietteranno nelle valli alpine di migliaia di anni fa.
Il primo incontro “Il Trentino che fu”
“Il Trentino che fu: l’archeozoologia e la scoperta della fauna alpina degli ultimi 50.000 anni” è il titolo dell’evento di apertura di “Incontri al museo per parlare di fauna”, in programma mercoledì 8 novembre alle 20.45 (ingresso libero). Ad Alex Fontana e Nicola Nannini, ricercatori dell’Ufficio Ricerca e Collezioni Muse, il compito di raccontare una pagina affascinante ma poco conosciuta della preistoria alpina.
Gli altri appuntamenti 2023/2024
Dal Trentino che fu ai giorni nostri. Gli incontri proseguono con tre casi studio - cervo, lupo e marmotta - che testimoniano con il loro ritorno gli effetti della conservazione e dell’attenzione dedicata alla fauna nelle Alpi, a tal punto che oggi si parla di un loro controllo numerico e gestione.
Mercoledì 13 dicembre si affronta il tema “Effetto cervo, storia di un rapporto complesso tra umanità e natura”, con Luca Pedrotti, Luca Corlatti e Anna Sustersic del Parco Nazionale dello Stelvio.
Il nuovo anno si apre il 10 gennaio con “La marmotta che non ti aspetti: ecologia, socialità e futuro di una specie fondamentale per l'ecosistema alpino”, a cura di Caterina Ferrari del Parco Nazionale del Gran Paradiso; mentre l’appuntamento del 7 febbraio è dedicato a “Aggiornamenti e ricerche sul lupo in Trentino” con la ricercatrice MUSE Giulia Bombieri.
A scala più ampia si passa poi a temi più globali con due appuntamenti sul rapporto tra avifauna e cambiamenti climatici. La serata del 6 marzo è dedicata a “La biodiversità alpina e le sue minacce attuali e future: gli uccelli di montagna sono sentinelle del cambiamento climatico”, con due esperti da fuori provincia: Dan Chamberlain del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università di Torino e Camille Mermillon del Laboratorio di Ecologia Alpina (Leca) dell’Università francese Savoia-Monte Bianco. Il 10 aprile, invece, il focus si sposta sugli uccelli migratori del Mediterraneo con Jacopo Cecere e Simona Imperio dell’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (Ispra).
A chiudere l’edizione 2023/2024, mercoledì 8 maggio, “La signora dei fiumi: il silenzioso ritorno della lontra nelle Alpi" con Luca Lapini del Museo civico di Udine, che racconterà l’insperato quanto silenzioso ritorno della lontra, specie un tempo cacciata, oggi prossima a rioccupare i fiumi alpini grazie alla protezione garantita negli anni.
La rassegna “Incontri al museo per parlare di fauna” è curata da Paolo Pedrini e dal team dell’Ambito Biologia della Conservazione - Ufficio Ricerca e Collezioni Muse.