sanità

Test salivari al posto dei tamponi: via libera al Cibio di Trento

La giunta provinciale ha autorizzato il laboratorio dell’Università per i test meno invasivi rispetto al tampone



TRENTO. C'è un'arma in più per affrontare il Coronavirus: la Giunta provinciale ha aggiornato il protocollo diagnostico includendo anche il laboratorio di Diagnostica molecolare avanzata del Dipartimento CIBIO - Università degli Studi di Trento, per effettuare i test su matrice biologica salivare.

"In poco più di due mesi si è riusciti a dar corso a questo progetto ambizioso, grazie alla collaborazione fra Assessorato, Università degli Studi di Trento e naturalmente l'Azienda sanitaria - è il commento dell'assessore provinciale alla salute Stefania Segnana -. Ora siamo pronti per ampliare il percorso di accertamento diagnostico attualmente in essere, fatto di tamponi molecolari e antigenici, anche con i cosiddetti test salivari. Un metodo sicuramente meno invasivo rispetto al tampone, con dei tempi di elaborazione e di risposta pressoché simili a quelli del molecolare e, soprattutto, con una facilità di esecuzione che ci potrebbe consentire di risparmiare risorse professionali sanitarie preziose - conclude l'assessore provinciale - anche in considerazione del loro impegno nella campagna vaccinale covid in corso".

Nei giorni scorsi è stato disposto l’accreditamento istituzionale del laboratorio di Diagnostica molecolare avanzata del Dipartimento CIBIO di Biologia cellulare, computazionale e integrazione dell'Università di Trento, per l’attività di diagnosi molecolare di SARS-CoV-2 su campioni clinici respiratori. Operazione che va eseguita presso i laboratori di riferimento regionali e laboratori aggiuntivi individuati dalle regioni secondo le modalità concordate con il Laboratorio di Riferimento Nazionale dell'Istituto Superiore di Sanità. I laboratori dispongono di strumentazione validata e personale qualificato per eseguire protocolli di estrazione del genoma virale e test molecolare. Inoltre, i campioni biologici su cui effettuare la diagnosi SARS-CoV-2 devono essere manipolati in accordo alle normative di biocontenimento indicate dall’OMS per evitare rischi di contaminazione degli operatori e dell’ambiente.

Con la deliberazione della giunta è stato integrato il protocollo per gli accertamenti diagnostici del virus Sars COV 2, nell’ambito della pandemia COVID-19, con l’inserimento dei test su matrice biologica salivare che hanno il vantaggio di rendere disponibile una capacità diagnostica aggiuntiva e meno invasiva rispetto a quella con tampone. 













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