Atp Finals

Sinner esulta dopo il trionfo a Torino: «I tifosi mi hanno trascinato, fiero di essere italiano»

E torna anche sul caso Clostebol: «Non ho affrontato tutto da solo, avevo il mio team». Vagnozzi: «Questa vittoria la metto sullo stesso piano dei due Slam»



TORINO. E' stata una settimana di passione, di grandi emozioni, per Jannik Sinner, fresco campione delle Atp Finals 2024. Una settimana che ha mandato in delirio l'Italia intera, non solo gli appassionati di tennis. "Sento l'affetto del pubblico italiano, è un momento sempre speciale quando entro in campo. E' giusto avere dei dubbi prima delle partite, non si mai cosa può accadere. I tifosi mi hanno dato veramente tanto quest'anno, soprattutto quando le cose non andavano bene. proprio lì ho cercato di trarre da loro tanta forza. Il pubblico italiano mi ha sempre aiutato, per questo sono molto fiero di essere italiano" ha detto lo Jannik nazionale nella conferenza stampa dopo il successo contro lo statunitense Taylor Fritz.

"Sono molto molto felice - ha aggiunto - per quello che ho espresso questa settimana e in tutto l'anno e sono molto felice di finire qua la stagione, in questa maniera, giocando veramente un buon tennis. Sono riuscito a partire molto bene in questa competizione e ho chiuso ancora meglio di come ho iniziato. Sono molto contento perché questo è un modo molto bello di concludere una stagione incredibile. Un sacco di vittorie, un sacco di titoli".

Il talento di San Candido guarda già al prossimo anno: "Il mio obiettivo è sempre cercare di alzare il livello. Sarà lo stesso l'anno prossimo: prendiamo tutto quello che riusciamo e il resto lo impariamo. Io non cerco di essere il numero uno ma solo di migliorare sempre. Vediamo cosa verrà il prossimo anno. Penso che questa sia stata la mentalità con cui ci siamo approcciati per tutto l'anno".

Due parole sul caso Clostebol: "Non ho affrontato tutto da solo, avevo il mio team dietro, ho avuto giorni in cui non stavo benissimo, le notti spesso non ho dormito bene, e in questi casi serve una combinazione tra giocatore che va in campo, e io quando mi metto il capellino non penso a cosa c'è fuori dal campo, però serve anche il team, che è molto forte. E io ho avuto la fortuna di avere Simone, Darren, di avere intorno a me persone che mi rendono stabile".

Infine Simone Vagnozzi, il coach del miracolo: "L'eccezionalità di Jannik è quello che non vedete, quello che è fuori dal torneo, come va tutti i giorni in allenamento, come sta attento a quello che gli viene detto. Ha una voglia dentro di arrivare il più in alto possibile e non vuole aver rimorsi, non si accontenta mai, è sempre sul pezzo. Non è facile trovare tanti ragazzi così dediti a questo sport". "E' stata una delle vittorie più belle e speciali - ha aggiunto - perché siamo in Italia, non aveva potuto giocare a Roma, la metto sullo stesso piano dei due Slam. È stato sorprendente venire qua in casa con tutti gli occhi addosso e giocare 5 partite con questo livello. È stato un anno fantastico, molto lungo e stressante, siamo molto molto contenti". 













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