La tragedia

San Candido, anche il sindaco Klaus Rainer in azione durante la sparatoria: «Nessuna avvisaglia di problematiche ai servizi sociali»

Rainer ha partecipato in qualità di vigile del fuoco volontario: la furia di Kühbacher anche su di lui, “Profondamente scosso, era tutto in regola. Personalmente addolorato per la morte di Waltraud Jud”
IL CASO Duplice omicidio, il killer muore nella notte



BOLZANO. Anche il sindaco di San Candido, Klaus Rainer, essendo vigile del fuoco volontario, ha partecipato nella notte da sabato a domenica all'intervento nell'edificio di via San Corbiniano a San Candido, dove si è consumato il duplice omicidio e il conseguente suicidio. Come ha spiegato in una conferenza stampa nel pomeriggio a San Candido, anche contro di lui si è avventata la furia di Ewald Kühbacher, che ha sparato numerosi colpi alla volta dei soccorritori.

"Profondamente scosso per l'accaduto mi sono rivolto ai servizi sociali e al servizio di assistenza domiciliare per capire se l'uomo fosse in difficoltà nel prestare le cure all'anziano padre malato. Mi hanno detto che a loro tutto risultava regolare che non c'erano state avvisaglie che qualcosa non andasse per il verso giusto", ha spiegato Rainer. Il sindaco ha poi aggiunto che la famiglia viveva in modo appartato e che "nel paese non erano presenti". Per la morte di Waltraud Jud, il sindaco si è detto "personalmente addolorato, perché si trattava di un'amica e collega di sua moglie".

Alla conferenza stampa hanno preso parte il responsabile della Croce bianca di San Candido e il comandante dei vigili del fuoco volontari nonché il comandante della compagnia dei carabinieri di San Candido, maggiore Simone Carlini, che ha raccontato che quella notte con i suoi uomini era riuscito a penetrare nell'edificio, ma che ha dovuto desistere, perché Kühbacher aveva iniziato a sparare nella loro direzione. 













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