«Vernici antigraffiti per proteggere i palazzi di pregio»
ROVERETO. Anche l’ultima manifestazione, quella di domenica scorsa contro il segretario della Lega Matteo Salvini, ha lasciato in eredità sul muro una serie di scritte “tematiche”. Già cancellate le...
ROVERETO. Anche l’ultima manifestazione, quella di domenica scorsa contro il segretario della Lega Matteo Salvini, ha lasciato in eredità sul muro una serie di scritte “tematiche”. Già cancellate le più facili da rimuovere, sulla vetrina dell’Urban City, ne rimane comunque un discreto campionario in centro. E non sono solo le scritte “politiche” a deturpare la città, i writer sono mossi a volte solo da puro protagonismo, e i loro monogrammi si mescolano ad altre scritte in un intreccio senza fine. Alcune zone di Rovereto sono costellate di scritte in vernice spray, che a volte deturpano zone o strutture di un certo pregio, come ad esempio la pietra chiara del ponte Forbato, restaurato da poco e subito imbrattato. Del tema si fa portatore Paolo Comper: il consigliere del Patt propone con un’interrogazione l’adozione di vernici “antigraffiti” per tutelare gli edifici pubblici di interesse. Secondo Comper, le scritte sui muri hanno un impatto importante sul decoro cittadino (e cita ad esempio il vicolo che costeggia il Superinema, tra le piazze Rosmini e Loreto ), e pertanto il consigliere chiede se l’amministrazione abbia valutato l’acquisto di vernici antigraffiti a base di emulsioni acquose di cere polimeriche. Comper chiede di verificare se il costo di queste speciali vernici non sia più conveniente della periodica pulizia con ripintura dei muri imbrattati e invita l’amministrazione ad adottarle a presidio dei palazzi più significativi della città.