SOLIDARIETà 

Spagnolli-Bazzoni, “punti cuore” contro l’Aids 

L’associazione sostiene l’iniziativa dei supermercati Poli per curare i malati in Zimbabwe



ROVERETO . L'associazione Spagnolli raccoglie i "punti cuore" dei supermercati Poli per aiutare lo Zimbabwe e curare i malati di Aids. L'associazione è una delle venti associazioni che è possibile sostenere nell'ambito dell'iniziativa di solidarietà dei supermercati Poli. I "punti cuore" vengono raccolti fino al 28 febbraio, e potranno essere donati fino al 24 marzo. Per ciò che concerne la Spagnolli Bazzoni, il progetto che vuole finanziare è "Un amico in più per fermarere l'Aids in Zimbabwe". Lo scopo è aiutare l'acquisto dei farmaci antiretrovirali, e gli antibiotici. I medicinali sono destinati ai centri sanitari coordinati dal medico roveretano Carlo Spagnolli, che da anni opera nel paese africano. Nei tre ospedali (Centro Spagnolli di Harare, Saint Michael Hospital di Ngezi e Nyamararo Clinic di Chinhoye) vengono offerte terapia e assistenza gratuite a 900 malati di Aids conclamato. Lo scorso anno, grazie ai proventi del progetto, è stato possibile assicurare le cure necessarie a questi pazienti, di cui 788 sono mamme, colonne portanti della società africana. Esse infatti si prendono cura, oltre che dei propri figli, anche dei molti orfani causati dall’Aids. Spagnolli e il suo staff negli anni sono riusciti a curare molte persone, a prolungarne la speranza di vita, garantendo la sopravvivenza a tante mamme e ai loro bambini. Anche per questo l'associazione Spagnolli Bazzoni chiede il sostegno, anche tramite le iniziative dei supermercati Poli.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza