Sì del consiglio al polo 0-6 sul lotto ex Alpe a Sacco 

Approvato il progetto preliminare. Un nido da 60 posti più cinque sezioni di scuola materna al costo di quasi 6 milioni. Struttura su due piani: resteranno 3.100 metri quadri di parco pubblico


Luca Marsilli


Rovereto. L’area ex Alpe è uno di quei tormentoni roveretani che hanno accompagnato ormai più generazioni. Per ricordare in funzione quella vecchia fabbrica bisogna viaggiare verso la cinquantina. Il rudere è stato demolito solo qualche anno fa. Ma la destinazione di quel lotto, tra viale Vittoria, su cui affaccia, e le case di via Pasubio, è stata oggetto di un dibattito che ha interessato almeno 4 amministrazioni. Con tanto di referendum (a favore di un parco) annullato dall’assenza di quorum. In ballottaggio il parco pubblico, appunto, appartamenti Itea, appartamenti Itea più parco, appartamenti più garage pertinenziale (ma da sondaggio, nessuno ne avrebbe comprato uno), scuola per l’infanzia. Adesso dovremmo essere alla parola fine, perlomento del dibattito. Il consiglio comunale ha approvato quasi all’unanimità (21 voti favorevoli, 1 contrario, il Verde Pozzer e 2 astenuti: Filippi e Zenatti) il progetto preliminare per realizzare lì il polo 0-6 di Sacco. Sostituirà come asilo nido l’Aquilone e come scuola materna lo storico asilo Sant’Antonio.

È la soluzione a cui era approdata già l’amministrazione precedente, rinunciando al progetto originario che prevedeva lo stesso polo 0-6 nell’ex asilo della Manifattura, in via Moia. Solo che il progetto ora approvato rivede abbastanza radicalmente l’impostazione di quello di 5 anni fa. Innaanzitutto nelle dimensioni: non più 80 posto di asilo nido e 150 di scuola materna, ma 60 di nido a 125 di materna. Una scelta figlia della denatalità che ha fatto ritenere sovradimensionati numeri che apparivano congrui solo 5 anni fa. In realtà in questo momento Sacco si avvia ad essere un rione “maturo” mentre più in espansione è San Giorgio: la sezione in meno all’ex Alpe sarà compensata da una in più a San Giorgio.

La riduzione da 6 a 5 sezioni ha permesso anche di rivedere gli spazi interni, a beneficio di funzionalità e benessere per gli utenti.

Ma soprattutto, il nuovo preliminare supera la vecchia previsione di un edificio ad un solo piano, per sceglierne una a due piani: al piano terra la scuola materna, al primo piano, ma con ampio giardino pensile, il nido. Questo ha permesso di risparmiare, oltre a quasi 700 mila euro, anche un terzo del terreno. Che sarà destinato a parco pubblico.

Quindi degli 8.174 metri quadri del lotto, 5074 saranno destinati alla scuola (con proprio ampio giardino) e il resto al parco. Con un parcheggio da 24 stalli a servizio della scuola per completare l’opera. Costo complessivo, quasi sei milioni: 5.730 mila euro.

Sui tempi, difficile fare previsioni precise. Parte ora la fase di progettazione esecutiva e parallelamente si dovrebbe completare l’intervento di bonifica del terreno. Poi si potrà andare all’appalto. Ragionevolmente, non prima della prossima primavera. Con l’approvazione del preliminare, comunque, si dovrebbe avere superato il punto di non ritorno: alla fine il polo 0-6 si farà.















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