Precipita nel cantiere: è in rianimazione
Mori: un muratore di 52 anni è caduto nella tromba delle scale di una casa in costruzione in via Terranera. È al S. Chiara
MORI . Non c’è stato nemmeno il tempo di tirare il fiato per i soccorritori, intervenuti verso le 15 a Volano per un operaio precipitato dal tetto della distilleria Giori, ed è scattato un secondo allarme, stavolta in un cantiere edile di via Terranera, a Mori, dove l’impresa edile Maurizio Bellini sta costruendo una palazzina di tre piani destinata ad abitazioni e uffici, nei pressi della rotatoria che avvia all’abitato di Tierno.
Attorno alle 16.45 un operaio albanese di 52 anni, M.G., residente a Rovereto, incaricato di coprire con dei teli di nylon le travi in legno del tetto, aveva raggiunto il livello del soffitto con una scala di alluminio, che a quanto pare aveva appoggiato in maniera un po’ troppo precaria. Infatti la scala si è spostata e il muratore ha perduto l’equilibrio, cadendo prima dalla scala, da un’altezza di un paio di metri, e da qui nella tromba delle scale, sulle quali non era ancora stato montato il parapetto. L’urto è stato molto violento e l’uomo ha perduto i sensi. Quando sul posto è arrivata l’ambulanza coadiuvata dall’auto sanitaria, il cinquantaduenne, dipendente dell’impresa edile che sta costruendo la palazzina, era ancora privo di conoscenza.
M.G. è stato intubato e accompagnato con grande solerzia all’elicottero, atterrato nei paraggi. Il velivolo del 118 è partito un’altra volta per Trento, all’ospedale Santa Chiara. Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco volontari di Mori e i carabinieri, che hanno svolto una serie di rilievi sul cantiere. Operazione di prassi, che servirà a ricostruire la dinamica dell’incidente e a capire se tutto fosse a norma al momento dell’incidente.
Dalle prime ricostruzioni parrebbe che l’errore all’origine dell’infortunio sia stata una leggerezza dello stesso M.G., il quale avrebbe posizionato la scala approfittando di un appoggio che riteneva con tutta probabilità sufficiente, ma che appena salito si è rivelato troppo insicuro, tanto che la scala si è spostata facendo perdere l’equiligrio al lavoratore. A peggiorare le cose c’è stato l’impatto con il suolo: M.G. è atterrato con la testa, rimediando un severo trauma cranico commotivo. Quando è stato soccorso era in stato d’incoscienza ma resiprava. Una volta stabilizzato - ci è voluto del tempo, perché le condizioni di M.G. erano piuttosto critiche - è stato avviato al pronto soccorso di Trento. In via Terranera sono arrivati anche gli ispettori dell’Uopi, chiamati a verificare le condizioni di sicurezza del cantiere. M.G. risulta assunto in maniera regolare dall’impresa e da tempo vive a Rovereto. L’operaio albanese è stato ricoverato nel reparto di rianimazione del Santa Chiara, in prognosi riservata. Le sue condizioni sono considerate molto gravi.
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