Piscina, tennis e laghetto: ecco il parco dello sport 

Successo del triathlon nella nuova area ricreativo-sportiva. L’assessore Bortot:  «Con Baldresca ed altri impianti un grande spazio per la salute e il divertimento»


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. Il risultato sportivo, in termini di tempi realizzati nelle varie gare, conta fino ad un certo punto. Perché il risultato della seconda edizione del Triathlon giovanile città di Rovereto (organizzato dall’associazione 33 Trentini con il patrocinio del Comune) «lo si è visto in termini di partecipazione e di apprezzamento delle nostre strutture sportive dall’Adige fino alla città lungo il torrente Leno, un’area che possiamo dire sta diventando a tutti gli effetti un parco dello sport e del divertimento». E’ entusiasta l’assessore allo sport Mario Bortot del successo della manifestazione sportiva realizzata grazie alla disponibilità di Mario Tomasi, l’imprenditore che con la società Tosca sta realizzando il centro sportivo-ricreativo delle Zigherane a Sacco. La struttura non è stata ancora completata ma l’area è stata sistemata e l’invaso destinato a diventare il laghetto per la pesca sportiva riempito d’acqua per consentire la prova di nuoto per i ragazzi protagonisti della mattinata di sport e divertimento. «Un laghetto meraviglioso che si presta a manifestazioni di questo tipo. E questo è soltanto un tassello di un’area molto più grande per un parco dello sport e del divertimento che va dalla Moja alla Baldresca (con il tennis che verrà sistemato come si deve), dalla piscina al tiro a segno e al tiro con l’arco, dal palazzetto della ginnastica alla palestra di boxe e arti marziali, dal centro Fucine con il calcio alla palestra: Rovereto è ricca di proposte per la pratica sportiva che meritano di essere conosciute e valorizzate. Devo dire - continua l’assessore Bortot - che abbiamo ricevuto molti apprezzamenti dalle società arrivate da molte regioni del Nord Italia e questo è un segnale estremamente positivo per l’offerta sportiva della nostra città». Sport ma anche tempo libero come la ciclabile e il percorso Kneipp tra l’Adige e il Leno che completano la proposta ricreativa della zona di Sacco con la prospettiva di allungarsi (con una nuova pista ciclabile) fino al centro seguendo il corso del Leno. «Non dimentichiamo - ricorda infine Bortot - l’importanza che avrà l’attivazione del corso di laurea in Scienze dello Sport con sede nell’area Progetto Manifattura. Se poi ai due anni si dovessero aggiungere altri tre, la disponibilità di impianti sportivi diventa di essenziale importanza».

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