Mart, pronta la caffetteria: ora manca solo l’appalto
Completati anche gli arredi, ma c’è un impasse su chi debba istruire il bando. Per la Provincia toccherebbe al museo, la direzione ha già avviato le verifiche
LE FOTO Ecco la caffetteria del Mart: omaggio al Novecento
ROVERETO. Il restyling della caffetteria del Mart è terminato, e il nuovo allestimento è stato presentato agli Amici del Mart nel corso di una cena tenuta a novembre proprio negli spazi rinnovati dall’architetto Paolo Baldessari, che ha rielaborato le linee generali “regalate” dall’archistar Mario Botta per restituire non al museo un servizio essenziale e alla città un importante punto di riferimento. È stato un lavoro lungo, anche a causa della liquidazione fallimentare che riguardava la cooperativa bolzanina che a metà del proprio mandato si era trovata costretta a chiudere la caffetteria.
Ma adesso c’è tutto, persino gli arredi, che come era stato pianificato rappresentano una collezione del design del Novecento, in perfetta continuità con gli spazi espositivi, con una otima integrazione tra opere, design e architettura. Tutto pronto, dunque, manca solo l’appalto. E il problema è proprio questo: con la nuova legge provinciale proposta dall’ex assessore alla cultura Tiziano Mellarini, il Mart dal primo gennaio ha cessato di essere un ente strumentale della Provincia per diventare a tutti gli effetti un organo provinciale a pieno titolo.
Per questa ragione, l’Apac, l’Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti, ha restituito alla direzione del museo l’incartamento che era stato inviato a Trento per avviare la procedura di appalto della caffetteria. La risposta di Apac è che in base alla riforma della legge tocca allo stesso museo indire il bando. E fino a questo punto non ci sarebbero problemi, poiché il Mart sarebbe in grado di avviare la procedura in tempi anche abbastanza stretti.
C’è già una bozza di bando che andrebbe perfezionata, e Apac si è messa a disposizione nel ruolo di consulente del Mart. C’è però un inghippo politico, legato alla discontinuità che si è creata con le elezioni provinciali. Il nuovo assessore alla cultura Mirko Bisesti si è preso del tempo per iniziare ad orientarsi nel proprio ruolo amministrativo. Quindi il Mart si è di nuovo rivolto alla Provincia per capire se tutto procederà come da normative appena entrate in vigore - e quindi debba essere il Mart stesso a istruire il bando -, o se invece debba essere la Provincia stessa, attraverso Apac, a doversi occupare della procedura.
Questa verifica è stata già avviata dalla direzione del museo, e dall’esito dipendono i tempi per la riapertura della caffetteria, che in questo specifico caso non è un semplice passaggio di testimone tra vecchio e nuovo appaltatore, ma rappresenta un deciso cambiamento nella gestione dei locali. Che, al contrario di quanto è accaduto dall’inaugurazione nel 2002, dovranno agire in continuità con il museo, ovvero in stretto raccordo con l’attività del Mart. Questione di settimane, pare di capire. Intanto però la caffetteria è al completo, resta solo da individuare il nuovo gestore.